Intervistato da Tuttosport, il centrocampista del Chelsea Cesare Casadei ha parlato dei suoi obiettivi tra presente e futuro, il ruolo in campo e un aneddoto particolare che in qualche modo lo lega al Milan nonostante il suo passato in maglia Inter.
Sul suo ruolo in campo: “Tuttocampista? Mi piace il termine. In questo ruolo devo svolgere le due fasi: quella di costruzione, offensiva, e quella di rottura, difensiva. Le mie doti atletiche sono d’aiuto per far bene la doppia parte”.
Maresca tra Leicester e Chelsea: “Quando ho visto in estate arrivare Maresca a Stamford Bridge ero emozionato. Ci conoscevamo già perché è stato il mio allenatore nei primi sei mesi della scorsa stagione al Leicester“.
Obiettivi presenti e futuri: “Voglio diventare un calciatore importante per il Chelsea. Darò sempre il massimo, il meglio di me, lavorando duro negli allenamenti per continuare a migliorare e accumulare minutaggio”.
Voci di mercato: “Le voci di mercato su Napoli, Milan e anche la Juve? Dopo aver parlato con l’allenatore, ero sicuro al 100% che la decisione di restare sarebbe stata la migliore. Maresca mi ha detto cosa ne pensa, non ho avuto dubbi. Sono rimasto qui senza valutare possibili prestiti. Né al momento lo penso per il prossimo mercato invernale. Non potrei essere più orgoglioso di giocare per il Chelsea. Lo spirito di competizione è stato proprio uno dei motivi per cui ho deciso di rimanere a Londra“.
“Mi ispiro a…”: “I paragoni con Milinkovic-Savic, Rodri e Ballack? Ne sono lusingato, mi sono ispirato al serbo ora in Arabia. Ci accomunano ruolo e caratteristiche fisiche: io sono alto 1,90 e peso 88 chili. Ma ho tanta strada da percorrere“.
Tifoso milanista: “Da bambino avevo come idolo Kaká e parteggiavo per il Milan. Sono però diventato un professionista e la mia prima squadra in A è stata l’Inter, con cui non nutro nessun rancore per la cessione“.
Uno sguardo alla Nazionale: “Ogni calciatore italiano sogna d’indossare la maglia della Nazionale A. Bisogna meritarsela. Col lavoro e l’umiltà. Ora io gioco nell’Under 21. E guardo Pisilli, Daniel Maldini, Gabbia convocati da Spalletti per prima la volta. Bello…“.