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Perché Cardinale non spiegherà mai ai tifosi del Milan il licenziamento di Maldini

In questo periodo di particolare incertezza di casa Milan, c’è qualcosa che però sappiamo, cioè che Cardinale non spiegherà mai ai tifosi rossoneri il licenziamento di Maldini. Ma non per una mancanza di rispetto, non per un non so che di maleducazione o delirio di onnipotenza. No, niente di tutto ciò. Il motivo è ancora più semplice.

Perché Cardinale non spiegherà mai ai tifosi del Milan il licenziamento di Maldini 

I cuori dei tifosi rossoneri hanno vissuto un periodo estremamente «caldo»: l’addio a Paolo Maldini fa male e questo al di là di contratti e carte burocratiche, si tratta di passione. La separazione è stata dolorosa, certo, ma a fare male sono state le tempistiche e le modalità di Gerry Cardinale. Il quale ha optatoper un licenziamento flash lunedì e un volo di ritorno che l’ha rispedito negli Stati Uniti martedì. Di mezzo, il nulla: nessuna spiegazione ai tifosi,  ai cronisti e a chicchessia. Niente di niente. Eppure c’è ben poco da spiegare: gli americani fanno così. Se piaci ti tengono, se non piaci ti spediscono a casa. Vanno oltre il sentimento, la storia, la cultura. Certo, Milano è in Italia e non negli States, una cosa del genere andava giustificata. Ma forse siamo noi che, da oggi, dovremo uniformarci al pensiero made in Usa. 

Non giudichiamo ma obbediamo

Non giudichiamo la decisione di liquidare Maldini e Massara, è una sua legittima azione. Di certo, però, ci piacerebbe sapere qualcosa in più su questo nuovo progetto, che vede Furlani e Moncada al comando. Che Milan sarà? Una squadra che lotterà per non retrocedere? Di mezza classifica? Che arriverà nel giro di qualche anno a riconquistare il mondo? La differenza tra queste tre visioni è ampia, variano investimenti, visioni, ambizioni. Qualcuno ce lo dice? Del nuovo presente e del futuro scopriremo solo strada facendo, per ora ingeriamo l’amara pillola dell’addio di Maldini e Massara pensando al percorso e al fatto che l’Inter, Acerbi e Calhanoglu hanno comunque perso la Champions League in finale.

La speranza è l’ultima a morire: speriamo nello zio Gerry

La speranza che il Milan possa intraprendere un percorso anche migliore c’è. Quello che non convince è il silenzio. In chiave mercato, in chiave dirigenziale, in tutto. Potete anche distruggere quanto fatto da Maldini e Massara, ma con il loro addio, unito a quello di Ibrahimovic, la pagina è stata voltata. E quella di Gerry Cardinale, ad oggi, è pericolosamente bianca.

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