Leandro Cantamessa difende da 40 anni il Milan. Il Corriere della Sera ha voluto celebrare lo storico traguardo dell’avvocato milanese con un’intervista. Ecco le parole più importanti.
“Il 24 febbraio prossimo festeggio i 40 anni di Milan. Peraltro sarebbero quattro di più se il 27 luglio del 1980 non avessi rifiutato l’offerta di Gianni Rivera e del presidente Felice Colombo. Nel giorno del passaggio di consegne alla presidenza di Silvio Berlusconi andai in sede in via Turati, assolutamente per caso. Lo trovai con Adriano Galliani e Giancarlo Foscale. ‘Lei chi è?’ mi chiese. Mi presentai e in maniera fulminea mi domandò: ‘È milanista? Allora Foscale, le faccia subito un contratto di consulenza’“.
“Avevo predetto che Pato e Niang sarebbero stati acquisti disastrosi, ma non mi hanno dato retta. Passando alle cose buone, ho regalato al Milan saggezza e buon senso, oltre a mio figlio Lorenzo che ora si occupa più di me dei contratti dei giocatori. Il Milan attuale? L’ultimo scudetto mi ha entusiasmato più della vittoria con lo Steaua in Coppa dei Campioni, perché è stato un successo inaspettato. Di recente ho anche comprato per mio nipote la mia prima bandiera rossonera. Dopo tutti questi acquisti, e un’assenza di anni, mi toccherà tornare allo stadio“.