L’edizione questa mattina in edicola de La Gazzetta dello Sport analizza quello che sarà il derby di Champions League tra Milan e Inter, che si ritrovano in semifinale dopo vent’anni esatti. La Rosea individa i cinque pilastri per ogni squadra: per il Diavolo si inizia con due giocatori fondamentali, da capo a coda della squadra: Mike Maignan e Rafael Leao. Il portiere francese è tornato nel ritorno contro il Tottenham, dove ha compiuto un miracolo su Harry Kane, per poi essere decisivo contro il Napoli sia all’andata (su Di Lorenzo) che al ritorno (parando il rigore a Kvaratskhelia). Leao, invece, è quel giocatore che quando si accende porta i rossoneri in un’altra dimensione, con i due assist decisivi per Bennacer a San Siro e Giroud al Maradona.
Il terzo pilastro del Milan secondo La Gazzetta dello Sport è Stefano Pioli. Nonostante un anno di alti e bassi, l’allenatore rossonero è stato capace di proporre in Champions League un Milan nuovo dal punto di vista tattico. Spalletti è stato imbrigliato per tre volte in sedici giorni, portando il Napoli a segnare un solo gol, al 93° della terza partita.
Il quarto pilastro rossonero è il clima quasi familiare che si respira a Milanello: Leao ha definito Pioli “un padre”, Ibrahimovic è visto come un fratello maggiore da tutti quanti. Tutto ciò fa sì che la squadra tiri fuori la sua empatia nei momenti più importanti. Ed infine, non da ultimo, dalla parte del Milan c’è la storia, quella che rievoca momenti magici e vincenti ogni qualvolta parte la musichetta della Champions.