Chi è passato in zona San Siro alle 22.29 di ieri sera avrà sentito un boato mica da ridere, come se fosse stato segnato un gol. No, niente di niente, è stata una semplice sostituzione. Ma che sostituzione: sabato 25 novembre 2023 si è scritta la storia della Serie A. Settantatré mila hanno invocato il nome di un ragazzo nato nel 2008. Anche da queste cose si capisce che si sta parlando di un predestinato.
Come narra la Gazzetta dello Sport, la nottata di Milano è stata una vera goduria per la famiglia del giovanissimo. Le lacrime, l’orgoglio, la massiccia presenza. Poco importa dei contrasti persi contro l’espertissimo Milenkovic, ad oggi non c’è paragone e va bene così. Un solo scatto su un pallone lungo può far infiammare i tifosi, che hanno cantato il suo nome prima, durante e dopo la partita.
Il suo cambio al posto di uno spento Jovic è stato rischioso visto l’andazzo. La Fiorentina ha rischiato di pareggiare, ma lui era in campo a combattere come se avesse 10 anni in più. Ed i complimenti di tutti, dagli ex Primavera ai nuovi compagni della Prima Squadra, fanno in modo di mettergli la testa a posto. Come dice Calabria: “Ha talento, deve godersela ma sapere che deve lavorare più degli altri per arrivare in alto“. Ma per essere un sotto età nelle giovanili di Abate, questi sono consigli che devono diventare mantra.