Cristian Brocchi si racconta in confidenza alla Gazzetta dello Sport. Essendo passato sia a Milanello (dapprima come calciatore, poi come allenatore per pochi mesi), sia a Monzello in Serie B, l’ex centrocampista parla di due squadre che racchiude nel cuore con affetto:
“Il Milan è stato un grande amore, ma il Monza ha un posto speciale nel cuore. La partita di sabato la guarderò a casa, gustandomela da solo. Il Milan è emozione, ed è una squadra che somiglia a quella dei miei tempi, con una società ben gestita. Il Monza è lontano anni luce dai tempi in cui c’ero io, è un sogno. Il centro sportivo ricorda un piccolo Milanello“.
Sul suo rapporto con Berlusconi, con il quale ha vissuto entrambe le esperienze, afferma: “Sono felice che abbiano vinto la scommessa col Monza. Ancora ad oggi non riesco a togliermi l’appellativo di ‘cocco’, e con il presidente c’è sempre stata solo stima reciproca. Mi ha fatto diventare uomo, e mi stima dai tempi da calciatore“.
Sulla panchina rossonera: “Io amo il Milan, ma era tutto troppo grande. Se prima mi consideravano un astro nascente, poi ho iniziato a sentire troppe voci che mi massacravano. L’esperienza è stata difficile e formativa, la squadra era in difficoltà ed il clima era teso. Alcuni giocatori erano legati a Mihajlovic, e quindi non erano contenti del suo esonero“.
Il suo trionfo in carriera preferito: “Senza dubbio Manchester 2003. In quella Champions giocai parecchio, è un trofeo che ho sentito molto mio. Ce l’ho tatuata, quella del 2007 invece no“.
Sul Milan attuale: “Quando vedo Maldini in quella veste sono felice, perché riporta al Milan gli stessi concetti e valori che ci ha trasmesso in campo. Lui fa bene il suo mestiere perché ha amore per ciò che fa. Per Pioli ho stima dai tempi della Lazio. Chiesi a un amico il suo numero e lo chiamai per fargli i complimenti per i valori che aveva portato. Ha fatto la gavetta, e ciò che sta vivendo è un premio per la sua determinazione. Vorrei fare ciò che è riuscito a fare lui, facendolo come lui. Per il mio futuro da allenatore vorrei una simbiosi come quella tra Maldini, Massara e Pioli, che è alla base dei successi“.
I suoi pronostici per la stagione di Milan e Monza: “Il Monza non ha una squadra per la sola salvezza. Il Milan magari qualche difficoltà in più può averla, se la dovrà vedere con Inter e Napoli. Qualora il Monza riuscisse a salvarsi, e il Milan rivincesse lo scudetto, per me sarebbe la stagione perfetta“.