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Diaz: “Al Milan sto molto bene, personalmente e professionalmente. Lotteremo per la seconda stella”

Il trequartista del Milan, Brahim Diaz, è stato protagonista di una lunga intervista agli spagnoli di AS. Queste le dichiarazioni di Diaz: “Lo Scudetto? È stato tutto molto bello. Sapevamo di avere una squadra di grande talento e che fare la storia era possibile. Alla fine ce l’abbiamo fatta. Ancelotti ha festeggiato con me a distanza? Certo, il mister è sempre stato rossonero: deve essere stato molto contento per quello che abbiamo fatto. Della festa Scudetto ricordo il giro in autobus. È un’esperienza straordinaria vivere una cosa del genere. In quel momento ti rendi conto di cosa rappresenta Milano per la sua gente. I tifosi appesi alle lanterne e agli autobus solo per salutarci… La gente andava matta per noi e me lo ricorderò per sempre. Abbiamo riportato Milano al suo posto“.

Diaz prosegue: “Pochi ci davano vincenti? Siamo un gruppo giovane, è vero, ed era normale che molti pensassero così. Si è creata però un’intesa unica tra giocatori, società e tifosi: tutti abbiamo iniziato a crederci e il risultato, alla fine, non ci ha sorpreso. Ora possiamo fare di più in Europa, abbiamo una rosa che mescola gioventù ed esperienza e un club che sa come pochi altri cos’è la Champions League. Abbiamo vinto un titolo importante, siamo cresciuti e saremo anche in prima fascia. Dobbiamo crederci. La mia vittoria preferita della stagione? Quello che ci ha dato lo scudetto, ovviamente, non lo dimenticherò mai. Quello che però ha fatto la differenza è stata la rimonta nel derby di ritorno con l’Inter. Sono entrato in campo che stavamo perdendo 1-0 e ricordo con orgoglio di essere stato in grado di aiutare la squadra a ribaltare il risultato“.

Ancora Diaz: “Io il terzo giocatore della storia, il più giovane e il primo spagnolo capace di vincere la Liga, la Premier e la Serie A? Onestamente, non potevo nemmeno immaginare di poterlo vantare nella mia carriera. Devo ringraziare i compagni di squadra e gli allenatori che ho avuto. Ho sempre cercato di contribuire con il mio granello di sabbia e continuerò a farlo. Speriamo che arrivino altri record. Pioli mi ha sempre dato fiducia. Sa cosa posso dargli e mi ha aiutato a crescere come calciatore. È un bravissimo allenatore e una bravissima persona: gli sono grato”.

Diaz continua: “All’inizio della scorsa stagione mi sentivo benissimo, mentalmente e fisicamente, e ho dimostrato il calciatore che voglio essere giocando ogni partita. Poi è vero che il Covid mi ha lasciato fuori dai giochi per più di un mese e, oltre a causarmi qualche problema fisico, quando sei in una buona dinamica e ti fermi, recuperare il livello di prima non è facile. Col tempo mi sono sentito di nuovo bene e sono contento del ruolo che ho avuto. Ho amato avere responsabilità e pressioni, sento di essere cresciuto. Sono un perfezionista e so che posso ancora migliorare molto. In questa annata che inizia voglio fare più assist e segnare più gol per aiutare la squadra“.

Diaz conclude: “Theo è un giocatore impressionante. Ha fisico, qualità, intelligenza tattica. Ho sempre saputo che poteva andare molto lontano ed è già uno dei migliori nella sua posizione. Il gol con l’Atalanta mostra la sua forza e la sua sicurezza. Ibrahimovic è fondamentale per noi, dentro e fuori dal campo. Non smette di dare consigli a tutti noi ed è impossibile non migliorare guardando quello che fa quotidianamente. Segna la differenza. Negli spogliatoi abbiamo conosciuto i sacrifici che ha fatto con il ginocchio. Ci sono cose che solo chi le vive capisce. Che Milan dobbiamo aspettarci? Una squadra più consapevole della propria forza, che sogna la seconda stella e che lotterà partita dopo partita per ottenerla. Qui sto molto bene, sia personalmente che professionalmente. Voglio fare del mio meglio per questo club e continuare a crescere… Lavorerò ogni giorno per fare bene al Milan e perché mi prendano in considerazione in Nazionale. Non c’è orgoglio più grande per un calciatore“.

Brahim Diaz Scudetto
Brahim Diaz con lo Scudetto

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