La prima giornata di Serie A 2023-24 è stata la giornata dei bomber. Napoli, Inter, Roma, Juventus, Lazio e infine anche Milan. I numeri 9 hanno subito risposto presenti all’appello. Tra certezze, dubbi, mercato ed eventuali ballottaggi. Da Osimhen (doppietta) a Immobile e Vlahovic, passando per Lautaro e Belotti (due gol anche per loro).
Mancava solo Olivier Giroud, bomber del Milan pre e post scudetto, esperienza, qualità e quantità. Al francese sono bastati 11′ per segnare il primo gol in campionato ed aprire ufficialmente la stagione rossonera. L’ex Chelsea è stato uno dei migliori in campo ieri sera a Bologna (un gol e un assist) e si candida ad essere, per la terza stagione consecutiva, il centravanti titolare del Milan.
Nonostante le premesse, i 37 anni a settembre, qualche etichetta di troppo, è ancora lui quello che si mette sulle spalle l’attacco rossonero. Con il gol di ieri sono quattro le partite di Serie A in cui è andato a segno consecutivamente tra la fine dello scorso campionato e l’inizio di questo. Sampdoria (tripletta), Juventus, Verona e adesso Bologna. Sei gol in quattro partite. Un bomber silenzioso che concentra l’attenzione sugli altri per poi rispondere sempre e comunque presente sul campo.
La situazione centravanti in casa Milan appare però ancora abbastanza ingarbugliata. Dietro Giroud c’è un Okafor che sta iniziando a prendere le misure (vedi spettacolo in allenamento) e che potrebbe rappresentare da qui a breve una valida alternativa con caratteristiche diverse. Poi c’è Lorenzo Colombo che ha ancora da sciogliere qualche dubbio di troppo sul proprio futuro. Sarà prestito o riconferma? La terza punta, se non ci saranno sussulti degli ultimi giorni, dovrebbe essere lui.
Serve ancora il numero 9?
Un’altra estate dunque che si apre con la caccia al centravanti ma che sembra chiudersi ancora una volta con la solita domanda, che ormai sorge spontanea: ma il numero 9 al Milan serve? L’attaccante rimane la priorità da un paio di sessioni ed anche all’inizio di questa si pensava potesse arrivare qualcuno in grado di scalzare proprio Giroud dal ruolo di bomber.
Caratteristiche diverse e magari anche numeri diversi visto che il campionato più prolifico del centravanti è datato ormai più di dieci anni (nel 2012 con il Montpellier). Il Milan ci ha provato, Scamacca, Morata, Taremi, questi tre dei principali nomi che si sono inseguiti durante una lunga estate. Nessuno però, per una ragione o per un’altra, ha convinto o è riuscito a spuntarla definitivamente.
La suggestione Lukaku – per chi scrive, ma non solo – era e continua ad essere solo una suggestione ed è molto difficile che si concretizzi. Pioli ha lasciato diverse porte aperte, ma la chiave è e rimane Olivier Giroud, anche ieri dipinto dal tecnico come un leader.
“Giroud è un esempio, un leader tecnico e negli atteggiamenti, disponibile a lavorare insieme e per la squadra, ha vinto tanto nella sua carriera ma qui è felice e si trova bene. Ogni tanto dovremo trovare il modo di farlo rifiatare, ma sono molto contento di allenarlo”
Queste le parole del mister che sembrano chiare ed inequivocabili: il centravanti titolare sarà ancora Giroud, è la scelta giusta? A giudicare da come ha cominciato verrebbe da dire sì, ma il campionato è lungo…