Il difensore del Bologna, Lorenzo De Silvestri, ha parlato ai microfoni di Radio Serie A. Tra i diversi aneddoti, ha svelato un retroscena sul suo possibile passaggio al Milan e ha parlato di due possibili obbiettivi dei rossoneri per quest’estate. Ecco le sue parole:
“L’infortunio avuto in nazionale nel 2015 mi ha chiuso tante porte: oltre ad essermi giocato il crociato, ho perso anche l’occasione di andare al Milan e di partecipare all’Europeo. Fu molto dura. A volte ho pensato a quante cose sarebbero cambiate senza quell’infortunio, soprattutto nel periodo della riabilitazione perché era estate e sapevo che Mihajlovic sarebbe andato al Milan e che mi avrebbe voluto con sé“.
Su Thiago Motta:
“Il mister è arrivato in un momento delicato per noi, ma ha portato subito un tipo di gioco innovativo. Ci ha dato tanta consapevolezza, con i giovani è stato importante per la loro crescita. Chiunque giochi lo fa con una fiducia importante, non conta solo l’individuo, ma la squadra, e questo è merito suo. Nel rispetto delle regole è molto ferreo e vuole il massimo. Fuori dal campo ci sono regole, anch’io cerco di farle rispettare: da evitare i ritardi, polemiche alle sostituzioni, piccole cose, ma importanti per mantenere disciplina in un gruppo. Thiago Motta è un grande allenatore, l’ho visto spesso far cambiare atteggiamento alla squadra durante gli intervalli, riuscendo a toccare i nervi giusti sia con la scelta delle parole sia nei cambiamenti in campo“.
Su Zirkzee:
“Joshua è un attaccante moderno, mi piace definirlo ‘pop’. È moderno perché lega il gioco e dialoga con la squadra, è un leader tecnico perché si prende grandi responsabilità. Abbina allo strapotere fisico una tecnica meravigliosa, ha cambiato modo di allenarsi: quest’anno lo sta facendo in maniera incredibile. Gli auguro il meglio perché sta lavorando tanto“.