Il Milan, in questo momento, rappresenta il concetto di squadra e di gruppo vero. Ieri contro la Sampdoria un’altra prova con tanti errori, una sofferenza da squadra, una vittoria voluta e conquistata con carattere. Tre punti garantiti dal collettivo, sotto una direzione umile e coerente. In ogni sua parte. Tutto questo è il Milan di Pioli che ha saputo mantenere le distanze dalle dirette concorrenti e consolidare una prima posizione che non è più qualcosa di casuale. Un abbraccio di gruppo significativo, con Pioli che ha raggiunto la squadra per gioire dopo la rete di Castillejo. Ecco, proprio il gol di Castillejo. L’emblema di un Milan che funziona in ogni sua parte, partendo dal solito Hauge – riserve di lusso e panchinaro più che decisivo – passando per Rebic, adattato prima punta ma che nel DNA ha la libertà da esterno. E poi, ancora lui; Samu Castillejo che dalla panchina ha segnato il gol della vittoria.

Panchina e campo. Un gol di una bellezza da manuale, perfetto in tutte le sue parti. Segna anche chi parte dalla panchina, segno di inclusione per un gruppo che ha un suo senso e una base ormai più che solida. Si parla di spensieratezza, perché da questo Milan non ci si aspettava tutto questo. Senza aspettative, dunque, è ancora più bello. Vietato parlare di Scudetto, ma il Milan lassù ha – ancora una volta – un suo senso. Il campo è lo specchio della preparazione, del lavoro silenzioso svolto a Milanello. Un gruppo che sa divertire in campo, una squadra che resta tale anche in settimana. Il credo di Pioli è sempre stato chiaro, “Le partite si vincono in settimana”. Ebbene, mister, è proprio così.

Complimenti. I complimenti sono per tutti, dai vertici dirigenziali a chi collabora a Milanello. Un club che sogna di tornare al vertice, in un percorso che ora ha preso una sua forma. Sono arrivati anche i complimenti di mister Ranieri, “Al Milan riesce tutto” ha detto. Forse, è proprio così: riesce tutto in un momento perfetto. Il gol di Castillejo resta l’immagine di questo Milan, sempre in crescita, sempre meglio. Ieri sono arrivati tre punti, conquistati senza i pilastri di ogni reparto. Kjaer, Bennacer e Ibrahimovic, come ricordato da Pioli, sono i punti fissi della squadra. Ma la squadra vince su tutto, va oltre ogni aspettativa, perché il senso sta in una perfezione cercata e tanto voluta. La strada è questa, la direzione non conosce traguardi.
