Il gol del vantaggio della Salernitana nel match di ieri sera è la sintesi perfetta di quella che è stata finora la stagione del Milan. Tomori che accusa un problema muscolare – l’ennesimo di un’annata disastrosa – accasciandosi a terra, squadra sbilanciata e contropiede fulmineo degli avversari con Maignan che compie uno dei suoi rarissimi errori prendendo gol sul proprio palo. Infortuni, attacchi subiti ed errori difensivi sono tra le costanti di tutta questa stagione, costanti che non sembrano voler abbandonare Stefano Pioli.

E c’è da dire che ieri sera la partita si era pure messa in discesa grazie al gol del vantaggio proprio di Tomori, ma da lì la squadra, invece che approfittare di un avversario ferito e oggettivamente inferiore, preferisce guardarsi allo specchio, gigioneggiare vicino all’area di rigore permettendo così alla Salernitana di rimanere in gara. Emerge poi un fatto disarmante, ovvero la tendenza ad andare in una confusione totale appena si subisce una rete. Si evince dall’esterno una mancanza generale di compattezza e di fame nel voler mantenere o ribaltare un risultato, quella fame che oramai sembra una lontanissima parente del Milan scudettato di due stagioni fa.

Tra i giocatori emblematici di quanto appena detto vi sono certamente Theo Hernandez e Rafael Leao che, dall’essere due eroi del tricolore rossonero e due simboli del Milan di Pioli, stanno pian piano affondando anche loro a bordo di una nave che imbarca acqua da tutte le parti contro ogni tipo di avversario da inizio stagione.

Ogni volta, quando si pensa sia l’occasione giusta per dare continuità ai risultati, il Milan puntualmente ricade negli stessi errori, dimostrando di essere estremamente fragile mentalmente e in balia del proprio destino, senza nessuna sterzata né da parte della società e né dello stesso allenatore che oramai ha esaurito tutte le cartucce a sua disposizione, sempre se gliene fosse rimasta ancora qualcuna. In una situazione di questo tipo nessuno paga determinati errori, quindi sembra molto più facile nascondere la polvere sotto al tappeto aggrappandosi al gol del pareggio sul finale di Jovic, facendo così finta che la squadra abbia avuto “carattere” pareggiando nel finale.

L’alternanza di prestazioni e il numero spropositato di infortuni sta ormai scalfendo una stagione di fatto compromessa; al di là infatti degli obiettivi finali stagionali che il Milan potrebbe raggiungere, si percepisce una squadra senza anima, senza quel carattere dominante che l’ha contraddistinta nelle precedenti stagioni, anche se già lo scorso anno qualche segnale si era già visto.

In attesa degli ennesimi esami relativi ad un infortunio muscolare, il tifoso ora vuole delle risposte, risposte che però in cuor suo sa che probabilmente non arriveranno, ma si consola con il fatto che prima o poi qualcuno pagherà, forse più poi che prima, forse quando sarà ormai troppo tardi…