Ariedo Braida, consulente strategico della Cremonese, è pronto ad abbracciare il “suo” Milan. Braida con i rossoneri è stato sia direttore sportivo che direttore generale, ha passato al Diavolo 27 lunghi anni pieni di gioie e vittorie.
Il consulente grigiorosso ha iniziato la sua carriera da giocatore nelle giovanili del Palazzolo dello Stella, nella sua vita dal calciatore ha vestito anche maglie di diverse squadre come Udinese, Pisa, Brescia, Mantova, Varese (con la squadra lombarda ha vinto il titolo di capocannoniere di Serie B nella stagione 1969/70), Cesena, Palermo, Monza (con il club brianzolo ha vinto il Campionato di Serie C nell’anno 1975/76 ed una Coppa Anglo-Italiana nel ’76), Parma e Sant’Angelo.
La vita dirigenziale di Ariedo Braida
Da dirigente ha iniziato la propria carriera al Monza, per poi passare all’Udinese, al Milan (grazie ad una intuizione di Adriano Galliani), alla Sampdoria, al Barcellona ed infine alla Cremonese. Ariedo ha portato grandi talenti a Milanello, ha contribuito a rendere la squadra rossonera grande in Europa ed in Italia, infatti col Diavolo ha alzato 28 trofei: 5 Champions League, 8 Scudetti, una Coppa Italia, 6 Supercoppe Italiane, 5 Supercoppe UEFA, 2 Coppe Internazionali ed una Coppa del Mondo per club.
Braida spiega il suo affetto rossonero sul brano dei SICK
“La mia mano sola“, citando il celebre brano dei Sick Tamburo. L’ex dirigente rossonero spiega questo emozionante ed importante incontro per entrambe le squadre, seppur con obiettivi completamenti diversi (salvezza e scudetto), parafrasando il testo di questa canzone: “E non vedo l’ora di abbracciarti ancora. Con la mia mano sola posso toccarti ancora e so che puoi capirmi anche senza parola. Tra noi non è servita e mai ci servirà“.
Sul palco dello Zini il consulente strategico prende le vesti di Gian Maria Accusani e saluta il Milan con questa strofa: “Posso baciarti ancora, non proprio come allora. Senza le labbra è strano ma cosa non lo è…E so che puoi capire tutte le mie ragioni di questa fissazione che è sempre qui con me. Stasera un altro passo“.