Seconda sconfitta stagionale in campionato per il Milan, questa volta contro un’Atalanta organizzata e che ha raccolto le forze – dopo il pareggio contro il Genoa – per affrontare gli uomini di Pioli nella miglior condizione possibile. Una lunga settimana per Gasperini che ha deciso di attaccare il Milan per i rigori concessi, richiamando l’attenzione su questioni arbitrali, lontane dal campo e dal calcio giocato. Un astio nei confronti dei colori rossoneri che è cosa di vecchia data. Una sconfitta comunque meritata per la compagine di Pioli che ha così aperto il primo capitolo di una possibile e timida crisi. Un ko che non significa passo indietro, visto il primato in classifica che è ancora un discorso concreto. Il riscatto dovrà avvenire nella gara di Coppa Italia di domani, un buon banco di prova per archiviare definitivamente lo stop contro l’Atalanta.
Rigori. Questa volta, nessun rigore per il Milan. Nonostante la battutina poco apprezzabile da parte di Zapata che ha stuzzicato il Milan in campo. “Volete il tredicesimo rigore?”, ha detto l’attaccante. Un appunto da non fare se in campo c’è Zlatan Ibrahimovic che ha prontamente sistemato gli equilibri per la sua squadra. “Ma cosa dici? Sono più i miei gol delle tue presenze in carriera” è stata la risposta percepita chiaramente vista l’assenza del pubblico. Discorso quindi chiuso, ma resta l’immagine che il Milan rappresenta per chi sta inseguendo. Sminuire il lavoro e il rendimento dei rossoneri attribuendo i successi ai rigori è qualcosa che distrugge il calcio. Ma tant’è: archiviata la sconfitta contro l’Atalanta sul campo si chiude virtualmente anche il cerchio e il capitolo “aiuti arbitrali” per il Milan.
Atalanta. Anche perché, va detto, contro l’Atalanta di grandi aiuti non ne sono arrivati. Basti pensare al fallo clamoroso commesso nei confronti di Kalulu, intervento neanche sanzionato con il cartellino giallo. Per dovere di cronaca, come già affermato da Pioli in campo, il giocatore è ora alle prese con una contusione all’addome e una conseguente assenza che peserà alla causa rossonera. Contro l’Atalanta nessun aiuto, come d’altra parte era sempre stato. Come ribadito dal tecnico Pioli, il rigore è un fallo in area e dodici penalty a favore significa solo una presenza importante e costante nell’area di rigore avversaria. Chiuso il capitolo arbitri, parola solo al campo e alla classifica che vede ancora il Milan là davanti a difendere un primato che custodisce da diciannove gare.