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Antonelli: “La sconfitta con l’Inter può pesare, ma preferisco vincere uno scudetto rispetto alla Supercoppa”

Ritiratosi da poco, Luca Antonelli è stato intervistato da Il Posticipo. Ecco le dichiarazioni più interessanti dell’ex Milan:

Su come sia stata la sua ultima esperienza da calciatore:Positiva! Mi sono ritirato dopo le stagioni al Miami FC in seconda divisione degli Stati Uniti. È la squadra fondata da Paolo Maldini, il presidente Riccardo Silva possiede una percentuale del Milan. Anche Alessandro Nesta ha allenato il Miami FC: ci incontravamo spesso. Faccio fatica a parlarci perché lo considero uno dei difensori più forti. Sono in soggezione davanti a lui“.

Su come stia il Milan dopo la Supercoppa Italiana:Così e così. Tutto è nato dopo il 2-2 contro la Roma: era una partita stradominata, quei due gol in cinque minuti nel finale hanno abbattuto la squadra. A Lecce il primo tempo non è stato buono, nemmeno quello contro l’Inter. Recuperare un 2-0 contro i nerazzurri non è facile. Però il Milan è vicino al Napoli, spero che possa fare un altro miracolo dopo quello dello scorso anno“.

Quanto pesa la sconfitta contro l’Inter:Può pesare tanto per come è arrivata. Nel prossimo turno c’è Lazio-Milan, una gara difficile. Se i rossoneri giocano bene e sono in salute sono forti. Nessuno ha calciatori come Rafael Leão o Theo Hernández, nemmeno come Sandro Tonali e Ismaël Bennacer. Dovrà partire bene con la Lazio. La squadra viene da un momento complicato: due pareggi, l’eliminazione in Coppa Italia contro il Torino, la finale persa con l’Inter. Può pagarlo. Stefano Pioli però è un signor allenatore e sa come rimettere in piedi la squadra. L’anno scorso il Milan ha conquistato meritatamente lo scudetto perché non ha mai mollato. Appena l’Inter è calata, la squadra di Pioli è riuscita ad accelerare e ha vinto il titolo. Da tifoso preferisco sempre conquistare lo scudetto rispetto alla Supercoppa“.

Sul legame con la Supercoppa Italiana:È l’unico trofeo che ho conquistato. Mi porterò dentro quella vittoria per sempre. Alzarlo al cielo da tifoso del Milan dopo aver battuto la Juventus ai calci di rigore è stato speciale. Mi ha ricordato un po’ la finale di Champions League a Manchester nel maggio 2003. Il miracolo di Gigio Donnarumma sul tiro di Paulo Dybala e il rigore decisivo di Mario Pašalić sono ricordi indimenticabili. Dopo quella Supercoppa ci sono stati cambiamenti, Silvio Berlusconi e Adriano Galliani hanno lasciato il timone della società ai cinesi“.
 
Sui primi allenamenti con il Milan dopo le giovanili:Ho fatto un po’ di allenamenti con la prima squadra. Era uno spettacolo. C’erano fenomeni come Maldini, Nesta, Shevchenko. Però era dura, quando tornavo a casa a fine allenamento ero sempre a pezzi. La squadra andava a mille allora, si allenava sempre bene e con il sorriso. Era forte, fortissima, la più forte che ho visto negli ultimi anni. Aveva tanta voglia di rivincita in Champions dopo la folle finale del 2005. Il Dio del calcio ci ha regalato la rivincita due anni dopo. Ero sicuro che i ragazzi avrebbero vinto“.
 
Il ricordo più bello di Galliani:Ricordo che era felice quando ho firmato il contratto al Milan da brianzolo e grande tifoso rossonero. Non dimentico il gol contro la Juventus segnato pochi giorni dopo il mio arrivo: purtroppo quella rete non ci è bastata per evitare la sconfitta 3-1, la mia gioia è stata smorzata dal risultato. Esordire all’Allianz Stadium e fare gol ai bianconeri di Massiliano Allegri allora però non era facile“.
 
Con quale allenatore rossonero si è trovato meglio:Sono stato molto bene con Filippo Inzaghi. Poi è arrivato Sinisa Mihajlović e con lui ho disputato la mia stagione rossonera più bella. Con Vincenzo Montella invece ho smesso di giocare, non so per quale motivo. Ho zero rimpianti, ho dato il cento per cento“.
 

Un ricordo di Mihajlović: “Diceva sempre la verità. Tanti allenatori non fanno così ed è la cosa che dà più fastidio a noi calciatori. Quando il tecnico non è coerente, il giocatore ne risente. Per me sempre prima l’uomo rispetto all’allenatore. Mancherà tanto la sincerità di Sinisa alla sua famiglia, a chi lo ha avuto come tecnico e a chi non lo ha avuto. Ci sono stati tantissimi attestati di stima nei suoi confronti“.

Su Donnarumma:Sinisa ha avuto attributi per schierarlo a 16 anni al posto di Diego López che veniva dal Real Madrid. Ha avuto ragione facendo esordire uno dei due-tre portieri più forti del mondo. Gigio è un ragazzo spettacolare. Ho avuto la fortuna di giocare anche con suo fratello Antonio sia al Genoa che al Milan. Vengono da una famiglia perbene. Avrei preferito averlo nella mia squadra… Il Milan però deve essere contento per averlo sostituito con Mike Maignan, che gli ha dato una mano per vincere l’ultimo scudetto“.

Su Maignan:Forse ha voluto affrettare i tempi per provare a giocare il Mondiale: lo capisco perché è una competizione che si gioca una volta ogni quattro anni. Purtroppo ha avuto una ricaduta. Spero che rientri in fretta e che faccia bene come ha fatto lo scorso anno“.

Milan: Mike Maignan (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Mike Maignan (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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