Yacine Adli ha illuminato il rettangolo di gioco nella sfida, di domenica sera, contro l’Atalanta. Il numero 7 rossonero ha lottato su ogni pallone fin dal primo minuto, dando via a geometrie fantastiche. Sarebbe riduttivo parlare solo della sua arte offensiva, è doveroso parlare anche del suo lavoro difensivo: Yacine ha sradicato la sfera ad ogni calciatore nerazzurro per dare una mano ai compagni di difesa.
Il classe 2000 per amore del Milan, è rimasto dopo un anno passato in panchina e soprattutto dopo aver mentito su che ruolo poter coprire. In un mondo sporcato dalla fama e dal vile denaro, azioni di cuore come quelle di Adli non passano inosservate.
Stefano Pioli, ormai, non può non usare negli undici titolari il talento ex Bordeaux, le qualità del giocatore sono immense e la grinta non è roba per tutti. Il tecnico parmense, da qualche tempo brinda con del Cabernet Sauvignon (vino pregiato di Bordeaux) riassaporando le azioni del giovane mediano.
I tifosi del Milan non possono non innamorarsi del centrocampista francese, non possono non sorridere dinanzi alle sue giocate, alle sue esultanze ed alle sue parole. Adli, non cambiare mai!