Eppur (non) si muove. Continua incredibilmente ad esistere una situazione paradossale in casa Milan: i due dirigenti di punta che si occupano del mercato andranno in scadenza il 30 giugno, ovvero tra 14 giorni, e i rinnovi ancora non sono stati firmati. Nonostante ciò Maldini e Massara continuano a lavorare per il futuro del club, dopo aver avuto rassicurazioni già all’arrivo di Cardinale in Italia, dal quale però sono passati 16 giorni. Manca il nero su bianco, la cosa più importante.
Nel frattempo, la Gazzetta dello Sport si focalizza sui possibili movimenti della M&M. Le prime operazioni da ufficializzare, non appena arriverà la firma, saranno quelle di Origi e Renato Sanches, oltre ai riscatti di Florenzi e Messias. Ci sarà un turbinio di ufficialità, per poi spostare la concentrazione sulla questione difensore centrale. Botman aspetta il Milan e non vuole il Newcastle: per quanto andrà avanti ancora questo innamoramento? Sempre guardando alle entrate si apre la questione trequarti: De Ketelaere ha stregato i rossoneri e sembra un nome attualmente più forte di Zaniolo, soprattutto per quel che riguarda un investimento importante. Lang piace ed è seguito, ma a detta del giocatore non c’è alcun accordo ancora per il suo trasferimento in Italia.
Poi si passa ai rinnovi: Leao, come altri giocatori tra cui Tomori, Tonali, Kalulu e Bennacer, ha già detto sì. Le trattative vanno avanti con tutti a fuoco lento, sempre per la solita motivazione. Chi resterà almeno un anno sarà Brahim Diaz: c’è stato un summit con il Real per confermare la volontà di completare il prestito biennale. Per il riscatto se ne riparlerà. Chi invece dovrebbe tornare alla base con un anno di anticipo è Bakayoko. La Rosea racconta che in uscita come lui ci siano anche, nonostante il rifiuto dell’offerta del Trabzonspor, Ballo-Toure, Castillejo, Saelemaekers (visto il riscatto di Messias) e Lazetic in prestito.