L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport ha usato una metafora ciclistica per parlare della scorsa scudetto, individuando tre giocatori che, per leadership tecnica e caratteriale, possono trainare Milan e Inter verso la volata finale. Per quanto riguarda il Diavolo, la Rosea considera Zlatan Ibrahimovic il trascinatore assoluto: lo svedese è tornato proprio per questo, per guidare il Milan in alto. Al Milan servono i leader per condurre una squadra giovanissima fino alla destinazione. Il Milan sa di avere dei match point importanti a portata di mano e Zlatan è il primo leader. Guida il gruppo anche quando non gioca, cosa che ultimamente è accaduta spesso, ma è successa anche nella volata scudetto di Massimiliano Allegri, annata 2010-11, finale meno complicato di questo. Ibrahimovic c’era e c’è ancora, acciaccato ma non rassegnato. La sua autonomia è più o meno di venti minuti, cosa che
obbliga il tecnico Stefano Pioli a una staffetta con Olivier Giroud, che, con la sua esperienza di campione del mondo, sa che una squadra è una squadra, appunto.
E nel team che cerca lo scudetto dopo undici anni contano i due titolati attaccanti, ma anche i ragazzi italiani. E un portiere che ha tenuto a galla la squadra nei momenti
difficili, primo maggio compreso. Mike Maignan è uno che parla tanto, ha imparato tanto, è arrivato con un titolo alle spalle, visto che aveva vinto il campionato francese e ha saputo superare in fretta l’ostacolo che l’eredità di Gigio Donnarumma poneva. Ma il gruppo ha un’anima in larga parte azzurra: il ragazzino Tonali, il capitano Romagnoli, il vice Calabria. Sono loro spesso a trascinare il gruppo, anche quando, come nel caso di Romagnoli, giocano poco o nulla. Sono i nuovi senatori e sono rispettati. E conta anche la carica di Simon Kjaer, che è tornato ad allenarsi a Milanello. Ma è l’anima italiana a vincere e a tenere unito il gruppo in tante situazioni. E il fulcro è proprio Tonali, che ha segnato un gol pesantissimo a Roma e resta una bandiera per il futuro. Sandro ha dalla sua la leadership naturale che arriva a chi ha superato ostacoli e timidezze: il club sa già chi lo guiderà in futuro.