L’ex giocatore rossonero Bojan Krkic ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Gazzetta.it nella quale ha parlato della sua vecchio club. Ecco le parole del 31enne spagnolo, oggi calciatore del Vissel Kobe, squadra giapponese.
Sul Milan: “Vederlo primo in classifica mi gasa un sacco. Sono rimasto legato. Spero vinca lo scudetto, la piazza e la società se lo meritano“.
Su Leao: “È fortissimo. Forse neanche lui sa quanto“.
Sul connazionale Brahim Diaz: “Forte forte anche lui. Fossi il Milan me lo terrei stretto. Per competere ad alti livelli servono i migliori, e lui è uno di questi“.
Su Ibrahimovic: “Spero continui un altro paio di stagioni, è un fenomeno“.
Un ricordo particolare dello svedese: “Quando penso a lui mi viene in mente il discorso che mi ha fatto appena arrivato al Barcellona. Io avevo vent’anni, lui era già Zlatan. Non mi conosceva, così mi chiamò nello spogliatoio, al suo fianco, e iniziò a trasmettermi fiducia. ‘Stai tranquillo, ci sono io’. Gli amici mi chiedono sempre un commento, o di riassumere il suo ‘io’ in una parola. Dico ‘gran cuore’. E poi vabbè, ogni partitella in allenamento era una sfida da vincere a ogni costo, ma lo sapete già“.
Sul rapporto tra Ibra e Guardiola, mai decollato: “Nessuno può parlare male di Ibra. Credo non abbia avuto il giusto rispetto quell’anno, anche perché ha segnato gol decisivi ovunque. Quando si trattava di pressare in avanti faceva fatica, quello sì, ma il cuore non è mai mancato. Era e resterà sempre un esempio“.
Sulla caratteristica più convincente del Milan: “L’essere squadra. Gruppo. Giocano a memoria e si vede. Pioli ha fatto un lavoro enorme“.
Se abbia qualche lettura da consigliare a Pioli: “Non so. Ora sto leggendo ‘La via del guerriero’. Mi ci rivedo molto. Quando superi momenti difficili con ambizione, coraggio e testa allora puoi ritenerti soddisfatto. Fa parte di un percorso. In fondo è successo anche al Milan, no? Dopo qualche stagione di buio ora lotta per lo scudetto“.