Lo strano caso di Davide Calabria che ha lasciato di stucco i tifosi rossoneri. L’Italia infatti si giocherà le sue chance di andare ai mondiali in Qatar del prossimo inverno, se tutto va bene, in due sfide contro Macedonia e contro la vincente di Portogallo-Turchia. Il CT degli azzurri Mancini ha diramato la lista dei 33 convocati e a sorpresa tra questi non figura Davide Calabria. Al terzino rossonero sono stati preferiti prima Di Lorenzo, che a causa di un infortunio è dovuto tornare a casa, poi De Sciglio e un altro rossonero, Alessandro Florenzi.

Il fatto sicuramente curioso è che nel club di appartenenza le gerarchie sono completamente diverse, vista la considerazione di Pioli nei confronti del terzino proveniente dal settore giovanile rossonero, ma in azzurro l’ex giocatore della Roma gode di grande stima da parte dello staff di Mancini e dello spogliatoio. In realtà, Stefano Pioli probabilmente non sarà così contrariato dall’avere a disposizione Calabria a Milanello in questi giorni di sosta, mentre Florenzi in nazionale potrebbe ritagliarsi uno spazio che gli permetterebbe di mettere minuti nelle gambe e maggior fiducia. Insomma, una situazione positiva per il Milan, anche se Calabria avrebbe meritato maggior considerazione da parte del CT per il livello delle prestazioni proposto negli ultimi due anni.

Nelle ultime otto partite di campionato, i due terzini si giocheranno il posto sulla fascia destra del Diavolo, ma attenzione alla duttilità dell’ex PSG, che ha fatto vedere di potersi adattare anche sulla fascia opposta, quella mancina, fornendo alcune buone prestazioni quando è mancato Theo Hernandez e scalzando Ballo-Touré dal ruolo di vice Theo. Pioli intanto si gode la crescita di Calabria sotto il punto di vista della condizione fisica, come si è visto nelle ultime gare giocate dal terzino nato in provincia di Brescia. Nel rush finale l’allenatore emiliano potrà dunque contare su due terzini di ottimo livello e dovrà essere bravo a gestirne condizione e stanchezza, ma su entrambe le fasce può stare sereno, perché i rossoneri volano sulle ali.