Abbandonato il sogno (praticamente impossibile) Dries Mertens, il Milan pare abbia trovato l’attaccante sul quale puntare il prossimo anno: Jeremie Boga. L’interesse è concreto e confermato anche dallo stesso procuratore. È il profilo giusto per il Milan? Sì, soprattutto per quello che verrà. Con Ralf Rangnick ormai ad un passo dalla panchina del Milan, sta prendendo sempre più forma il progetto statunitense, affidato a Ivan Gazidis, di una squadra giovane e a basso costo.
Basso costo non sempre si traduce in scarsa qualità. Gli acquisti di Theo Hernandez e Ismael Bennacer ne sono la dimostrazione. E allora ecco perché non bisogna farsi scappare il gioellino del Sassuolo: è giovane (ha solo 23 anni), costa poco (un prezzo di cartellino intorno ai 20 milioni di euro e un ingaggio attuale di 0.4 milioni di euro) ed ha caratteristiche uniche, ormai dimenticate in casa rossonera. L’ivoriano classe ’97 infatti in queste due stagioni in neroverde ha dimostrato di essere un attaccante rapido e dotato tecnicamente, capace di creare la superiorità numerica e spaccare le partite. Uno alla Taarabt o alla Deulofeu per intenderci. E questo al Diavolo manca da un bel po’, dai tempi dei due citati sopra.
Il Milan infatti non può sempre affidarsi all’invenzione di Ibra, ammesso che rimanga tra l’altro. Sulla sinistra infatti, considerando l’addio praticamente certo di Bonaventura, il Milan rimarrebbe privo di un giocatore capace di dribblare ed arrivare alla conclusione con facilità e costanza: Rebic, per quanto prediliga partire largo, finisce spesso e volentieri per occupare l’area di rigore e lo stesso Calhanoglu, esterno nel tridente gattusiano per circa un anno e mezzo – con l’arrivo di Ibra e il cambio di modulo – ha dimostrato una volta per tutte di trovarsi più a suo agio nella posizione di trequartista, a rimorchio dello svedese.
E poi la garanzia del Chelsea. Boga è cresciuto nelle giovanili dei Blues e – anche qui l’esperienza Hernandez insegna – questo dettaglio non è da sottovalutare: in questo particolare momento storico, profili provenienti dalle cosiddette big europee sono sicuramente capaci di costituire un plus nella rosa milanista, mai come ora priva di qualità, idee e imprevedibilità. Non sarà facile però: sulla pista dell’ivoriano ci sono anche Napoli e Atalanta, così come non è da escludere l’esercizio della “recompra” da parte del club londinese. Ecco perché – così come fatto con Theo e Bennacer – il Milan dovrà essere tempestivo e concludere l’affare il prima possibile, anche per evitare un effetto asta che vanificherebbe metà delle tesi argomentate fino ad ora.
