HomeNewsKaladze: "Maldini grande uomo, Kakà era speciale. L’ho capito quando...”

Kaladze: “Maldini grande uomo, Kakà era speciale. L’ho capito quando…”

Kakhaber Kaladze ex calciatore del Milan, ha partecipato alla consueta diretta di Carlo Pellegatti, raccontando il suo approdo al Milan e le esperienza con la gloriosa maglia rossonera.

MILAN – DYNAMO KIEV AMICHEVOLE – “Ricordo il gol al Milan, poi ci ho scherzato con Seba Rossi. Era un pò di anni che Galliani e Braida mi seguivano. Alla Dynamo eravamo fortissimi, è stato importante. Nel ’98 siamo andati anche in semifinale e siamo usciti contro il Bayern Monaco. Lì il Milan si è accorto di Sheva, parlavano di lui. Poi hanno visto anche me, hanno iniziato a seguirmi tante volte, quasi due anni dopo sono andato al Milan.”

SU LOBANOVS’KYJ – “Avevo quasi 18 anni quando ho fimato a Kiev. Primi allenamenti non riuscivo a finirlo, a metà non ce la facevo più. Era molto difficile. Ci aiutava a preparare la partita e anche quando perdevi diceva di non andare giù.”

SUL MILAN – “Avevamo una squadra fortissima, un grande spogliatoio. Ancelotti ha creato questa squadra, ha scelto giocatori importanti e poi sono arrivati i risultati. Il segreto della grande squadra e grande società è non fermarsi mai. Sono osi anche da uomo. Guardando tutti i giorni i campioni, capisci che devi fare bene per poter giocare.”

SUL RUOLO – “Da centrocmpista ho segnato 5 gol. Ma il mio ruolo preferito era il difensore centrale.”

NESTA E MALDINI – “Maldini era il mio idolo. Da bambino avevo in casa i poster di Maldini. Giocando a fianco a un grande uomo, non ci sono parole. Stessa cosa con Nesta. Ma ho avuto la fortuna di giocare con tutti i campioni, nessuno escluso.”

14 APRILE 2001, PRIMO GOL – “Per me è stato importante quel periodo. Mi hanno fatto giocare subito dall’inizio. Poi ho iniziato a giocare da centrocampista e ho fatto bene.”

6-0 NEL DERBY“Era il primo derby per me. Sapendo cosa vuol dire derby milanese, questo ti permetteva di attendere la partita e prepararla precisamente. Ho fatto anche assist e penso sia stato meraviglioso.”

DOPPIO DERBY CHAMPIONS – “Emozioni e tensioni uniche. È stato difficile, e la forza che avevamo era il saper preparare le partite importanti. Tutti sapevamo come avvicinarci alla partita importantissima. Contro le più deboli in campionato non facevamo bene come in Champions.”

RIGORE IN FINALE CON LA JUVE – “Non ero rigorista, ma in quel caso mancavano dei giocatori, non c’era nessuno e ho chiesto di tirare. Anche li è successa una cosa strana, non ho segnato ma ricordo ancora quella notte.”

L’ABBRACCIO A SHEVA – “È stato importante, non immaginavamo che potesse succedere di alzare quella coppa. Noi giovani non sapevamo cosa fosse quella emozione, anche prima della partita pensavamo che si poteva davvero realizzare un sogno. Difficile descriverlo a parole.”

FINALE DI ISTANBUL – “Tutti pensavamo fosse già vinta. Ma è anche il bello del calcio, perchè può succedere quslcosa di inaspettato. Negli spogliatoi non abbiamo festeggiato, anzi pensavamo di stare più attenti.”

KAKÀ E INZAGHI- “Pippo poteva segnare in qualsiasi momento, aveva anche molta fortuna ma era un grande giocatore e sapeva fare gol. Un grande campione. Kakà era speciale, faceva delle magie con la palla. Abbiamo capito subito che era fortissimo, veloce, intelligente.”

MONDIALE PER CLUB – “Non era facile ambientarsi e abituarsi per l’orario. Vincere contro il Boca sapevamo come prepararci e abbiamo fatto una grande partita. Quando vinci tutto è una cosa bellissima.”

ESSERE UMILI – “Penso che prima di tutto bisogna essere grande persona, umano. Questa per me è la cosa più importante, e dopo viene il professionista.”

L’ADDIO DI MALDINI – “Paolo Maldini è un nome e cognome non solo per il Milan, ma per il calcio mondiale. È un re. Lui poi è una persona timida ed è un grande uomo.”

MILAN OGGI“Come tutti non sono abituato a vedere il Milan cosi, ma speriamo bene. Speriamo si possa trovare un Milan diverso. La storia del Milan è un’altra, è importante e spero possa tornare a giocare la Champions League.”

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