Tre punti fondamentali contro la Roma, una ripresa significativa, e tanto attesa, dopo le battute di arresto delle ultime settimane: il Milan è tornato il Milan, deciso, mai arrendevole, armonico e quasi perfetto in tutte le sue parti. Se è vero che siamo tornati alla normalità, non potevano mancare gli infortunati. Una costanza stabile e preoccupante della stagione rossonera. Questa volta più allarmante, in vista delle prossime partite che condurranno alle battute finali della stagione. Dal secondo posto da difendere in Serie A, alla doppia sfida dal sapore di Champions contro il Manchester United. Gare che chiederanno rotazioni in campo e una tenuta fisica ottimale.

Si ferma Ibra, che in settimana prenderà parte al Festival di Sanremo. Una presenza in primo piano, discussa e criticata, visti i due impegni settimanali dei rossoneri in campionato. “Problema” risolto, considerando che Ibrahimovic svolgerà approfondimenti per l’infortunio all’adduttore tra dieci giorni. Tempistiche che permetteranno allo svedese di non rientrare a Milano e chiudere la sua esperienza sul palco del Festival, mossa quasi prevedibile e logica. Uno stop che si aggiunge alle numerose volte in cui il Milan ha dovuto fare a meno del suo 11: è ora di tirare le somme, l’età di Ibra dice che non è possibile fare affidamento sulla sua costanza e la sua tenuta fisica. I prossimi sono 40, fisicamente lo svedese può rappresentare un’incognita: questione che Maldini e la squadra dirigenziale dovranno affrontare con serietà. La stagione del Milan ha però disegnato una squadra in grado di convincere anche senza la punta di diamante, fattore da non sottovalutare e che potrebbe raddrizzare l’umore di molti milanisti. Questa stagione va così, ma è chiaro che per la prossima non basterà parlare di rinnovo, a queste cifre. Servirà ridisegnare l’importanza dello svedese nella rosa e nelle dinamiche di gioco, ridimensionandone la grandezza oltre che rivedere le cifre dell’accordo.

Senza Ibrahimovic le alternative davanti dovranno chiaramente prendere nuove posizioni. Come se non bastasse, nella gara di ieri il Milan ha sostituito anche Calhanoglu e Rebic: il primo ancora alla ricerca della miglior condizione post covid; il secondo, autore di un gol di livello assoluto, con una nuova fiducia quasi ritrovata. Sospiro di sollievo per il Milan: stando agli esami strumentali effettuati oggi Rebic dovrebbe recuperare in vista della gara di mercoledì. Al posto di Ibrahimovic o esterno, sarà lui il nuovo faro davanti: un’occasione da non sprecare in una stagione che ha ancora tanto da chiedere ad Ante. L’esultanza di ieri dice tutto: il Rebic che tutti conosciamo ha ancora tanto da dire.