L’ex direttore sportivo rossonero Ariedo Braida, ora direttore generale della Cremonese, ai microfoni dell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, ha parlato del momento che sta attraversando il Milan: “L’arrivo di Ibrahimovic ha dato una scossa elettrica all’ambiente. Zlatan è un trascinatore, con il suo modo di fare, carica tutti e i giovani ne hanno tratto beneficio. In questo modo, la crescita è stata veloce. Chi mi piace di più? Theo Hernandez mi ricorda Serginho, quando parte sulla fascia, è impossibile fermarlo. Anche Calhanoglu è migliorato molto. Stesso discorso va fatto per Leao, che deve trovare più continuità, ma è sulla giusta strada. Questo vale anche per Calabria e Hauge”.
Su Tonali: “Ha ancora bisogno di tempo. A Brescia mi aveva impressionato, al Milan, forse, gli pesa la maglia. Io faccio sempre l’esempio di Bruno Fernandes. In Italia è passato dall’Udinese e dalla Sampdoria senza squilli, è dovuto tornare in Portogallo e oggi è la stella del Manchester United”.
Su Donnarumma: “È uno dei migliori portieri al mondo. Non entro nel merito del rinnovo, ma il Milan, se vuole pensare in grande, deve puntare su di lui. Mi piace molto anche Tomori. Non importa quanto costi il suo riscatto dal Chelsea, va valutato nei prossimi mesi”.
Su cosa serva per vincere lo scudetto: “La base è già buona, c’è un bel mix, ma per il salto di qualità definitivo servono due innesti di esperienza, almeno uno in difesa, per dare ancor più sicurezza e convinzione al reparto e consapevolezza nello spogliatoio”.