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Hauge: “Haaland mi ha consigliato il Milan. Quando mi hanno chiamato ero già pronto per una nuova sfida”

E’ successo tutto all’improvviso, la partita tra Milan e Bodø/Glimt gli ha indicato la strada verso San Siro e lui, Jens Petter Hauge, l’ha subito intrapresa. Un gol ed un assist sotto gli occhi di Maldini hanno convinto il Milan a puntare su di lui ed pochi giorni dopo era già a Milano.

Il talento norvegese si è raccontato ai microfoni di CBS Sports. Ecco le sue parole: Ricordo i giorni prima della partita, ero davvero concentrato e volevo fare bene perché so come funziona il calcio, e una partita come questa può aprire le porte. Mi ero preparato bene e ricordo che la sera prima stavo parlando con il mio migliore amico e il capitano della squadra della grandezza di un club come il Milan. Dev’essere fantastico stare lì, abbiamo parlato di come giocano e dei giocatori che hanno e abbiamo detto che tutto può essere possibile. Quando sono entrato a San Siro per la prima volta, mi sono guardato intorno ed ero davvero contento. Ho pensato che questo potesse essere il posto giusto per me“.

Quando mi hanno chiamato i miei agenti – ha continuato Hauge – è stata una bella sensazione. Ero pronto. Dovevo solo giocare un’altra partita con il Bodo e poi sarei potuto partire dalla Norvegia. Volevo andare all’estero e affrontare una nuova sfida. Stiamo andando bene nel nostro campionato, ma ci sono ancora molti altri punti per cui lottare, e anche in Europa League penso che abbiamo la possibilità di andare avanti fino alla fine, penso che possiamo batterle tutte, ma ovviamente ci sono delle squadre molto forti, soprattutto le inglesi“. 

Un’amicizia molto particolare lo lega alla stella del Borussia Dortmund Erling Haaland, norvegese come lui, che gli ha consigliato il Milan: Io e lui parliamo molto, ero vicino ad accettare un’offerta dal Belgio ma lui mi ha detto che forse sarebbe stato meglio rifiutare e aspettarne una migliore. Quando abbiamo parlato dopo quella partita contro il Milan, mi ha detto: ‘Forza, andrà bene. Giocare al Milan sarà difficile, dovrai lavorare sulla lingua ed altre cose, ma penso che andrà bene’. E ora sono davvero contento della scelta“.

Su Ibrahimovic ed il loro rapporto fuori dal campo:Ricordo che sono venuto negli spogliatoi con un cappello nuovo e Zlatan diceva: ‘Lavori come pizzaiolo o giochi a calcio?’. Mi piace quando le persone scherzano, lui può aiutarmi anche con la lingua perché parliamo quasi la stessa ed ho meno difficoltà che con gli altri“.

Sul progetto Milan, Maldini e Pioli:Qui puoi incontrare in giro leggende come Paolo Maldini. È una leggenda, non solo qui a Milano ma in tutto il mondo. Mister Pioli, è simile all’allenatore che avevo in Norvegia per modo di giocare e richieste ai giocatori. Comincio a sapere cosa vuole da me quando ho la palla ed anche quando non ce l’ho“.

Jens Petter Hauge
Milan: Jens Petter Hauge – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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