HomeNewsMilan, quanto 1999 c’è in questo 2021?

Milan, quanto 1999 c’è in questo 2021?

Un Milan di rinascita, oggi proiettato verso le prime posizioni in uno dei campionati di Serie A più belli degli ultimi vent’anni. Una storia a tratti molto simile all’annata 1998-1999 quando lo stesso Milan di rinascita, outsider e anche molto bello da vedere, conquistava lo scudetto con Zaccheroni in panchina. Il Milan targato Pioli ricorda proprio quella squadra, una storia simile con interpreti di diverso spessore. Oggi è il Milan dei giovani, delle promesse che ora sono valide scommesse. Il Milan di allora, invece, contava sulle prestazioni di Maldini, Costacurta e Albertini. Bastino questi per rendere l’idea. Allora erano le “sette sorelle” a giocarsi il titolo italiano, oggi sono più o meno sei. Un Milan che inizia a volare, l’Inter di Conte che deve puntare tutto e tutti sul campionato, la Juventus che è la solita Juventus a caccia di record, ma poi ci sono anche realtà come la Roma, la Lazio e probabilmente anche il Napoli che accendono un campionato spesso sottovalutato e che nel recente passato aveva cancellato il concetto di spettacolo.

Campionato. È un vero spettacolo seguire questa Serie A, dirlo alla guida della classifica – guardando tutti dall’alto – è facile. Certo. Il nostro campionato regalerà senza dubbio numerose emozioni, sorprese e colpi di scena inaspettati. Questo, in realtà, è solo l’inizio e per noi che seguiamo i colori rossoneri sarà più dura un po’ più avanti quando ci sarà da difendere qualcosa di più grande di questi giovani ragazzi.
Per tornare al ’98, il Milan contava numerose garanzie. Oggi, scontato dirlo, l’esperienza sta tutta sulle spalle di Zlatan Ibrahimovic, con l’imprevedibilità dei giovani che ora sta portando punti e record.

Futuro. In un futuro, chissà. È proprio questo il “bello” ma anche il “brutto” dei più giovani, sorprendenti e inarrestabili quanto poco costanti e alla ricerca di certezze personali. Non ci resta che godere di uno spettacolo all’italiana, con un campionato finalmente in equilibrio, che apre le porte al vero spettacolo. Va detto: tutto può succedere, mai come quest’anno vige questa legge. Niente più distanze infinite: pochi punti e tante squadre là davanti. Non avere una favorita rende i prossimi mesi inevitabilmente curiosi. Resta da delineare il fattore stadio, una nuova esperienza che ha cambiato il modo di giocare, restano da definire protocolli sanitari – e non solo – in un’annata che non conosce precedenti. Allora è proprio vero: il calcio italiano è tornato ad essere uno spettacolo.

Milan: Zlatan Ibrahimovic - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Milan: Zlatan Ibrahimovic – Milanpress, robe dell’altro diavolo

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