HomePrimo PianoUltimo match del 2020 nel segno della maturità: ormai Bergamo è un...

Ultimo match del 2020 nel segno della maturità: ormai Bergamo è un lontano ricordo

Più forte delle assenze, più forte dei giudizi e pure più forte degli altri. È il Milan che sta lassù da quando ha avuto inizio questa competizione, è la squadra che, nonostante i numeri, viene ancora definita una bella sorpresa. Ma quando sai fare a meno dei tuoi pezzi forti e vinci, quando riesci a ricostruire due partite ormai perse, allora vuol dire che stai veramente diventando maturo. Maturo come a Genova, che nonostante le assenze e le due mazzate dell’ex Mattia Destro il gruppo è comunque riuscito a rimanere in piedi e a rimetterla in piedi, dimostrando ancora una volta quanto di buono è stato costruito nelle menti dei suoi da mister Pioli. E se Reggio Emilia è stata l’ennesima prova di maturità, ora all’orizzonte ci sarà l’ennesimo, nonché ultimo, test di questo incredibile 2020. Dettaglio: ancora una volta senza quei due che hanno dato il via a tutto questo.

Milan, ormai Bergamo è un lontano ricordo

Se torniamo indietro di esattamente un anno, il 22 dicembre 2019 sembra lontano un secolo. Quel 5-0 per mano dell’Atalanta è stato il punto più basso della gestione Pioli, ma allo stesso tempo è stata la gara che ha fatto scattare qualcosa di importante, soprattutto nei piani alti della società. Era ormai evidente che si trattava di un gruppo troppo giovane, senza esperienza e con una mentalità piuttosto fragile. Servivano almeno un paio di calciatori esperti in grado di guidare la truppa, specie nei momenti di difficoltà. Da lì partirono le numerose telefonate a Zlatan Ibrahimovic, chiamato ad essere il salvatore della patria. Mai scelta più azzeccata. Insieme a lui arrivò pure Simon Kjaer, scartato da Gianpiero Gasperini. Com’è andata a finire lo sappiamo tutti. Ora i due sono i leader del gruppo, due esempi dentro e fuori dal campo. Se la squadra non molla mai è anche grazie a loro.

Milan: Simon Kjaer – Milanpress

Milan, ora sai fare a meno dei tuoi totem

Quell’esperienza che, a distanza di un anno, i rossoneri hanno dimostrato di saperne fare a meno. Questo non significa che la banda Pioli possa permettersi di stare una stagione intera senza i propri totem, ma le ultime settimane hanno evidenziato come il gruppo sappia ben mascherare queste assenze con il lavoro di squadra. Tutti corrono, tutti si sacrificano. E così il Milan è riuscito a raggiungere il massimo del risultato senza gente come Rebic, Bennacer ed appunto Kjaer e Ibrahimovic. Non cosa da poco. Mesi fa, partite come quelle contro Parma e Genoa non sarebbero mai state riprese. Ora è un Milan che sa essere più forte di tutto e di tutti, un gruppo coeso che non si lascia spaventare né dalle assenze né dalle aspettative che inevitabilmente presto inizieranno a farsi sentire. Ora testa all’ultimo impegno del 2020. Un anno che, a prescindere da mercoledì, ha messo le basi a qualcosa di importante.

Milan: Stefano Pioli - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Milan: Stefano Pioli – Milanpress, robe dell’altro diavolo

Altre notizie

Costacurta: “I tifosi del Milan vogliono sognare. Conceicao…”

Alessandro Costacurta, storico ex giocatore del Milan ed attuale opinionista, ha parlato della situazione...

Milan-Salernitana, al via da domani la vendita dei biglietti: i dettagli

Il Milan chiuderà la stagione 2023/24 nella partita a San Siro contro la Salernitana,...

Florenzi torna al gol contro il Genoa: mancava da quasi due anni. E in casa…

La gioia per un gol dopo 728 giorni. Alessandro Florenzi era a digiuno da...

La gestione al Milan e la necessità di cambiamento forte: crisi di risultati, leadership e visione

Nel teatro del calcio moderno, dove la gestione efficace può spesso fare la differenza...

Ultim'ora

Costacurta: “I tifosi del Milan vogliono sognare. Conceicao…”

Alessandro Costacurta, storico ex giocatore del Milan ed attuale opinionista, ha parlato della situazione...

Milan-Salernitana, al via da domani la vendita dei biglietti: i dettagli

Il Milan chiuderà la stagione 2023/24 nella partita a San Siro contro la Salernitana,...

Florenzi torna al gol contro il Genoa: mancava da quasi due anni. E in casa…

La gioia per un gol dopo 728 giorni. Alessandro Florenzi era a digiuno da...