Nella cornice iconica e suggestiva dello Stamford Bridge di Londra, il nuovo Milan di Massimiliano Allegri chiude l’ultima amichevole estiva con una sconfitta per 4-1 contro il Chelsea. Per i Blues a segno Pedro, Delap con una doppietta e un’autorete di Coubis, mentre per i rossoneri l’unico gol porta la firma di Fofana.
Di seguito i top e flop della partita disputata dai rossoneri contro la squadra inglese allenata dal tecnico italiano Maresca.
Top
Alexis Saelemaekers – Intraprendente
Uno dei pochi con personalità in avanti. Si sacrifica molto anche in fase difensiva recuperando buoni palloni e dando vivacità alle manovre offensive rossonere. Suo l’assist per il gol di Fofana. Risorsa importante, sia come titolare che schierato a partita in corso.
Loftus-Cheek – Prepotente
Mostra grande velocità in ripartenza e una condizione atletica in crescendo. E’ autore di qualche buona cavalcata sulla fascia e qualche strappo degno di nota. Un’arma segreta per il nuovo Milan di Allegri.
Leao – Frizzante
Al pari di Saelemaekers, voglioso, è tra i pochi capaci di accendere la manovra offensiva. Con un paio di strappi brucianti ha aperto spazi e creato occasioni, vanificate però dalla scarsa precisione dei compagni. Uno dei veri top player della rosa, che sotto la guida di Max Allegri potrebbe trovare la definitiva consacrazione.
Flop
Coubiș – Sconnesso
Totalmente fuori dalla partita e probabilmente anche di categoria. Al di là del goffo e sfortunato autogol è totalmente spaesato e l’espulsione per interruzione di una promettente occasione da gol certifica tutto questo.
Tomori – Disattento
Distratto nei primi minuti, non sfrutta la propria esperienza per dare sicurezza a una difesa oggi improvvisata. Ancora troppo acerbo per assumere il ruolo di leader del reparto, ha bisogno di una guida capace di indirizzarlo verso prestazioni di ben altro spessore.
Ricci – Inconsistente
Troppo timido in mezzo al campo, evita di prendersi la responsabilità di avviare la manovra. Probabile che pesino sia la condizione atletica non ottimale sia la scarsa intesa con i compagni. Con il lavoro e la guida di Allegri, però, ha tutte le carte in regola per crescere e acquisire la personalità necessaria.