Partiamo dal dato di fatto: Calhanoglu e Donnarumma non hanno ancora rinnovato il contratto con il Milan. Due storie diverse in un momento del calcio che non conosce precedenti. Il club rossonero ha avanzato diverse proposte ai due, incontrando alcune difficoltà sulle cifre dello stipendio percepito. Un amore incondizionato per i colori rossoneri da parte di Donnarumma, stessa storia per il turco numero 10 che però deve fare i conti con una carriera che ha già raggiunto livelli importanti e di certo non attende sviluppi. Il Milan ha affrontato un mercato estivo di complicata gestione che ha visto in primo piano per diverso tempo il rinnovo di Ibrahimovic, pedina essenziale per la crescita della squadra e autore primario dell’attuale rendimento dei suoi giovani allievi.

Dirigenti. Ora, sistemata la squadra con interventi sul mercato mirati in tutte le sue parti, la palla passa ai dirigenti impegnati e coinvolti per i rinnovi. Calhanoglu e Donnarumma sono certamente due pedine essenziali per questa squadra con la volontà dei dirigenti, unita a quella dell’allenatore, di proseguire con i due. Resta lo snodo delle cifre, dietro la figura di Raiola che non attende proposte ma preferisce gestire la questione. Le responsabilità sono ora da chiarire: colpa di una dirigenza che ha dovuto compiere interventi importanti trascurando i rinnovi? O una società che ad oggi non ha garanzie sugli investimenti e le cifre da garantire ai due? Calano quindi le ombre sulle responsabilità, ma resta quindi concreta la possibilità di perdere i due giocatori, a breve disponibili sul mercato a parametro zero. Un pericolo che il Milan non può permettersi di correre, in un momento di costruzione alla ricerca di basi solide.

Tempo. I due giocatori hanno espresso a più battute la volontà di rinnovare con il Milan ma restano troppi gli ostacoli da superare. I giornali sportivi, in edicola questa mattina, parlano addirittura di semaforo rosso per il rinnovo di Calhanoglu, con il giocatore che è ora virtualmente disponibile sul mercato. Non tarderanno le proposte e le squadre inizieranno a farsi avanti. Perché ora, davvero, il tempo stringe.