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Rebic e Casti non al top, Theo a corto di benzina. L’unica certezza (nonostante i 39) è ancora Ibra

Si riparte sempre da lui, Zlatan Ibrahimovic. Nell’interessante conferenza di oggi pomeriggio, Stefano Pioli è stato interrogato sulle condizioni fisiche dei suoi giocatori. Nonostante i meriti siano stati soprattutto del Lille, la gara di giovedì scorso in Europa League ha messo in evidenza i problemi fisici e legati alla stanchezza dei rossoneri che – tra campionato e preliminari di coppa – stanno giocando ogni tre giorni praticamente da due mesi.

Uno di quelli che sta risentendo di più di questi assidui impegni è Theo Hernandez. Il terzino ex Real Madrid – rivelazione assoluta della passata stagione – da metà ottobre ha evidenziato un importante calo di rendimento, che ne ha compromesso le prestazioni sia in fase difensiva che in apporto davanti. Nel derby infatti, l’esterno neroazzuro Hakimi è stato libero di fare il bello e il cattivo tempo sulla sua fascia e anche l’altra sera contro la squadra di Galtier ha faticato a contenere le scorribande francesi.

Lo stessa vale per Castillejo, su cui si è espresso proprio in conferenza il tecnico milanista:Samu ha avuto un’estate complicata e qualche problema fisico. Sta lavorando molto, lui ha le capacità di fare bene e di crescere ancora”. Ecco spiegata la preoccupante involuzione dello spagnolo, che da titolare inamovibile nel finale dello scorso campionato, a causa delle prove negative ha ceduto il passo ad Alexis Saelemaekers, sorpresa interessante di questo inizio di stagione.

Discorso diverso quello che riguarda Ante Rebic, partito alla grande come aveva finito ma vittima di un fastidioso infortunio al gomito contro il Crotone ad inizio ottobre. Il croato si è visto in due scampoli contro Udinese e Lille, ma la condizione non è ancora delle migliori e si è visto: Rebic non è ancora pronto per partire dall’inizio – ha risposto Pioli –, ma sta migliorando tanto e dunque mi auguro di averlo al 100% dopo la sosta”.

L’unica certezza – nonostante l’età avanzata – rimane sempre Ibra. Alla domanda sul suo assiduo impiego, sia in campionato che in Europa League, il mister rossonero ha risposto perentoriamente, assicurando che ha disputato praticamente tutte le gare fin qui da quando è a disposizione (dopo il rientro dal Covid) è perché lo svedese sta bene ed è in grado di giocare, in questo momento, ogni tre giorni. Niente paura dunque: contro il Verona Ibra ci sarà e sarà al top della forma. Come sempre del resto.

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