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La fascia destra, un’eterna poltrona per due

Se la fascia sinistra Theo Hernandez se l’è conquistata e l’ha fatta diventare il binario del suo strapotere fisico, la fascia destra vive ancora un dualismo. Sia Davide Calabria che Andrea Conti non convincono e sono sempre in ballottaggio, spesso non per meriti ma per demeriti altrui.

L’ex Atalanta, diventato papà ieri di Leonardo (ancora auguri!), sembra ormai recuperato al 100% fisicamente. La gamba non la tira mai indietro e il ritmo partita lo ha ritrovato. Il problema sembra essere mentale. Conti non spinge più con la costanza che aveva a Bergamo. Vero che con Gasperini faceva il quinto di centrocampo e aveva meno compiti difensivi, ma a parte la palla per il primo gol di Rebic contro l’Udinese, non è arrivato nessun assist in stagione. Per Pioli però al momento il titolare è lui, in campionato con il mister parmense ha giocato quasi sempre in favore di Calabria. La sua intenzione è di far ritrovare la fiducia necessaria a un giocatore sul quale il Milan ha investito (25 milioni di euro) e ha aspettato – e su cui ha sperato – ad ogni infortunio. Chissà che la nascita del suo primo figlio non gli dia la carica giusta per farlo svoltare anche a livello mentale.

Con Marco Giampaolo il titolare inamovibile, invece, era Davide Calabria che ha saltato solo il derby di andata per squalifica. Nelle prime sei partite Calabria ha rimediato due espulsioni e in tutta la stagione sono più le cose da dimenticare che quelle positive. Anche per il classe ’96 è arrivato un solo assist in stagione, per Theo Hernandez all’Olimpico contro la Roma. Recentemente aveva offerto un’ottima prestazione nell’andata delle semifinali di Coppa Italia contro la Juventus, ma ha avuto la sfortuna di trovarsi in traiettoria sulla rovesciata di Ronaldo che ha poi portato al rigore del pareggio.

Il Milan si è abituato ad alternarli, senza troppo rammarico quando manca o l’uno o l’altro e probabilmente sarebbe disposto a privarsene se dovesse arrivare un’offerta ritenuta congrua. Alla ripresa – quando sarà – probabilmente vedremo ancora Conti che dovrà cercare di guadagnarsi definitivamente i gradi di titolare, o Calabria dovrà sfruttare i suoi errori. Insomma serve chiarezza, uno dei due dev’essere in grado di stabilire una gerarchia.

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