Brahim Diaz ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dell’agenzia di stampa spagnola Efe. Lo spagnolo ha parlato nuovamente del suo trasferimento al Milan, di Theo Hernandez, Ibrahimovic, della partita infinita contro il Rio Ave e della Nazionale. Ecco le sue parole.

Sul trasferimento: “E’ vero che avevo altre offerte, però il Milan è un club molto grande ed era in una striscia vincente dopo la quarantena, sono entrati in posizioni europee. Alla fine è il Milan, non ci ho pensato due volte perché è un grandissimo club”.

Sulla partita contro il Rio Ave: “E’ la partita più lunga che abbia mai giocato. Alla fine è stato importantissimo passare il turno ed entrare nella fase a gironi, perché siamo il Milan e dobbiamo starci. Le grandi squadre, come viene detto, devono vincere in qualunque modo”.

Sulla qualificazione in Champions e Theo Hernandez: “Theo Hernandez ha detto che si tinge i capelli di rossonero se il Milan si qualifica per la Champions League? Io non so che promettere, copio lui e ci faremo un selfie! Dobbiamo continuare a lavorare, il gruppo è molto giovane con alcuni giocatori di esperienza che ci aiutano, possiamo farcela. Questa cosa dei capelli… Perché no? Accompagno Theo se necessario, non ho nessun tipo di problema, anche se sono più timido di lui, queste cose gli piacciono di più”.

Su Zlatan Ibrahimovic: “E’ un grande uomo, da quando sono arrivato mi ha dato ottimi consigli. Da giocatore vediamo già quello che è, continua a fare la differenza in campo”.

Sul ritorno in U-21: “E’ un onore e un orgoglio essere qui. Mio padre mi ha detto che sarei andato all’U-21, non me ne ero accorto perché, anche se sono sempre all’erta, eravamo in viaggio e ho ricevuto il suo messaggio. De la Fuente si fida di me e lo vediamo tutti, mi ha chiamato tutte le volte che ho avuto continuità e mi ha già chiamato nelle categorie inferiori, è un piacere rivederlo”.

Sui gol con la Spagna: “Ho il vantaggio di poter giocare con entrambi i piedi ed è andata così. I compagni di squadra rendono tutto più facile e alla fine sono stato io a metterla in rete”.