Di seguito le pagelle di Roma-Milan, ritorno dei quarti di finale di Europa League:

MAIGNAN: 5,5 – Non può nulla nelle due reti siglate dai giallorossi. Nessun altro intervento degno di nota.

CALABRIA: 4,5 – Primo tempo difficile in ambedue le fasi. Dietro soffre le sortite offensive della Roma, in fase d’attacco è impreciso e disattento. A fine primo tempo lascia il campo.

TOMORI: 4,5 – Una serata no per tutta la difesa, a risentirne è anche il rientrante centrale inglese che soffre tanto gli attacchi giallorossi.

GABBIA: 5 – Le palle in profondità per Lukaku prima e per Abraham dopo sono spesso una freccia nel fianco del numero 46 che fatica tantissimo in copertura. Non una bella serata, come il resto dei compagni. L’unico squillo della serata arriva sul finale: suo il gol dell’inutile 2-1.

THEO HERNANDEZ: 4 – Serata complicata per il terzino rossonero che nonostante la superiorità numerica per due terzi della partita, è costretto a preoccuparsi più della fase difensiva che non di quella offensiva. Opaco e mai in partita.

BENNACER: 4 – Pioli manda in campo lui e non Reijnders dal primo minuto, ma la scelta non paga: troppo lento in fase di impostazione e poco attento in fase difensiva. Al 40′ del primo tempo Jovic al suo posto per cercare nuovi impulsi offensivi.

MUSAH: 5,5 – Forse uno dei pochi a provarci davvero: corsa, dribbling e quell’inerzia che i compagni non sembrano avere: ma non può fare tutto lui.

PULISIC: 5 – Svaria molto sul fronte offensivo, ci prova da destra e da sinistra, ma la brillantezza non è la solita e risolverla autonomamente – nonostante il talento – diventa difficile.

LOFTUS-CHEEK: 5 – Un altro dei grandi assenti di questa partita: sulla trequarti non gestisce alcun pallone, anticipato in ogni circostanza.

LEAO: 4,5 – Il primo lampo rossonero in assoluto arriva da Leao dopo mezz’ora di gioco: il portoghese – con il Milan sotto di due reti – sgasa sulla sinistra e porta al cartellino rosso di Celik dopo un intervento a centrocampo. Dopo, assist per Gabbia a parte, il buio più assoluto.

GIROUD: 4 – Che fine ha fatto Olivier Giroud? Una fatica enorme per il centravanti rossonero che viene ancora dai difensori giallorossi. A fine stagione sarà addio, ma oggi (come nelle ultime settimane) dove stava Oliviero?

JOVIC: 5 – Affianca Giroud in attacco dal 40’del primo tempo riempire l’area di rigore: si muove bene e torva due occasioni nel secondo tempo ma senza riuscire ad incidere.

CHUKWUEZE: 6 – Entra per dare freschezza alla manovra offensiva e rispetta i compiti: il nigeriano regala nuovi impulsi offensivi al Milan e risulta il più pericoloso davanti nell’uno contro uno.

REIJNDERS: 5,5 – Entra in campo nel secondo tempo per dare qualità alla manovra, ma l’olandese non brilla.

FLORENZI: 5 – Subentra nel secondo tempo ma l’ex romanista si fa trascinare dalla complessiva notte negativa dell’Olimpico. Un ritorno a casa, amaro.

OKAFOR: 5,5 – Lo svizzero gioca gli ultimi venti minuti del match dopo aver sostituito Pulisic: frenesia e voglia di fare, ma non basta. Ha una grande chance di andare nell’uno contro uno in area di rigore, ma la giocata non riesce e il pallone termina sul fondo.

PIOLI: 4 – Doveva essere la partita della svolta, per una prestazione differente rispetto all’andata. Ma il piano tattico è incomprensibile: il Milan è disordinato, disattento e non riesce a trovare la giusta pericolosità neanche in superiorità numerica. Pioli Bocciato, come tutto il suo Milan.