Se i gatti hanno sette vite, metaforicamente parlando anche Pioli al Milan può vantare di questo traguardo considerando gli ostacoli che nei cinque anni di mandato sulla panchina rossonera. La Gazzetta dello Sport nella sua rassegna stampa racconta di come il tecnico parmense sia stato spesso e volentieri messo in discussione, ma in qualche modo è sempre riuscito a mantenersi in sella nel continuo del suo percorso milanista.

Il primo ostacolo è stato il fantasma di Ralph Rangnick che nel 2020 aleggiava su di lui, ma sappiamo tutti poi com’è stato saltato questo ostacolo. Scudetto nel 2022 e futuro sempre più roseo per lui, fino a che la squadra inciampa in un periodo nerissimo come quello di gennaio 2023 e ricominciano le discussioni sul suo valore all’interno del Milan. Discussioni rimandate dopo il passaggio alla difesa a 3 con conseguente ritrovamento dei risultati e semifinale di Champions League poi; Pioli rimane saldo sulla panchina del Milan anche per questa stagione dopo il ribaltone societario.

Ecco che entriamo in questa stagione, la più travagliata di tutte per il mister emiliano a causa dei risultati ben al di sotto delle aspettative dopo un mercato che gli ha regalato una rosa che ad inizio stagione prometteva bene. Le continue discussioni sul futuro non hanno per il momento inciso sulla sua strada, che lo vede ancora allenatore del Milan. Un monolocale che piace parecchio a Pioli, scrive la Rosea, in cui lui sarebbe l’inquilino modello; da una parte affaccia sul campo e dall’altra su un cornicione. Frequenta entrambe le zone con l’abilità di equilibrista e le vite di un gatto.