Si torna a casa con i tre punti, ma la trasferta di Firenze ha evidenziato i soliti problemi difensivi del Milan che ormai sono diventati quotidiani dalla scorsa stagione a questa parte. Non si vuole criticare troppo, d’altronde il successo è arrivato e la squadra ha mostrato, come spesso accade, solidità dalla metà campo in avanti. Si può però decisamente prendere qualche spavento in meno centralmente.
Perché il dato evidente è quello delle 16 occasioni da gol subite. Sono davvero tante, anche se la partita del Franchi è stata divertente anche per questo motivo. I rossoneri, tra mille virgolette, l’hanno sfangata grazie ad un ritorno prodigioso di Mike Maignan tra i pali dopo la sosta per le Nazionali. Si può già andare avanti psicologicamente, il periodo no del francese sta già terminando. Deve essere però aiutato dai suoi difensori.
DISTRAZIONI NON DA MILAN
Sì, le occasioni concesse alla Fiorentina sono state dei demeriti meneghini. Viene in mente il varco del gol di Duncan, ma non solo: diverse volte si è visto Ikoné libero di calciare sulla sinistra, verticalizzazioni non viste e poi non timbrate da un generosissimo Belotti, ripartenze con tocchi anche scontate. Sono distrazioni non da Milan, non da una squadra che vuole passare il miglior finale di stagione possibile. Fa rabbia vedere come anche una rimessa laterale avversaria possa portare ad un pallonetto pericoloso.
Tralasciando come i terzini in questa partita abbiano offerto una gradevole prova, c’è da sottolineare come Gabbia, Thiaw, e Tomori siano stati fuori dal gioco. Matteo è sembrato più distratto del solito, portando avanti il pallone con rischi non proprio da lui. Il numero 46 viene riconosciuto per la tranquillità dopo il suo ritorno dal Villarreal, ma sabato sera si è visto altro. Malick deve ritrovare la fiducia: è visibile ad occhio nudo come l’infortunio in autunno lo abbia portato a dubitare di sé stesso, ed il giallo preso è stato un altro segnale (dopo Monza), come abbia momentaneamente perso il senso della lettura. Scomposto ed in ritardo: noi sappiamo chi è il vero Thiaw, deve solo continuare a lavorare.
Fik ha fatto una partita in linea con il 6, il Gallo è stato un cliente scomodissimo. Il problema è stata la poca organizzazione non avendo una linea di riferimento. E poi c’è da chiedersi come mai sia stato ammonito per aver esultato su una rimessa dal fondo, ma non è il primo milanista a ricevere gialli del genere. Mentre ad altre squadre tutto è concesso (risate in faccia a chi sbaglia i rigori e vicende razziali non ben chiare), l’inglese entra in diffida a due giornate dal derby per questa sciocchezza. Chiamatelo campionato regolare…
