Trequartisti di nobiltà, così la Gazzetta dello Sport elogia Ruben Loftus-Cheek e Khvicha Kvaratskhelia, in vista del match di stasera che vedrà, a San Siro, sfidarsi Milan e Napoli.

LOFTUS-CHEEK

Loftus-Cheek è uscito allo scoperto nella prepotente e imponente partita contro il PSG, dove è stato nominato MVP dai tifosi. Le sue cavalcate sono ancora impresse negli occhi dei giocatori del PSG che non hanno trovato una singola manovra che potesse arginarlo. Da li in poi qualche problemino fisico ha rallentato l’inglese, ma da inizio anno si muove tra le linee che è una meraviglia. Non è un caso, che a volte durante la partita si muova da seconda punta, per creare spazi e poi torni centrocampista offensivo per attaccarli quegli spazi.

Con Giroud si intendono alla perfezione: al francese piace questo ruolo di punta-boa, l’anno in cui la Francia ha vinto il Mondiale lui faceva questo, prendeva botte per Mbappe e Griezmann per aprire loro il campo.

KVARATSKHELIA

L’ala georgiana non sembra più essere l’MVP dello scorso anno. Magari Spalletti lo faceva rendere al meglio, d’altronde insieme ad Osimhen e Lobotka sono stati gli eroi dello scudetto. Eppure Kvara ora sembra spento, depresso. Tra Garcia che non l’ha mai capito, e Mazzarri che in continuazione prova a spostarlo e rispostarlo. Questa sera giocherà probabilmente come seconda punta, in un 3-5-1-1 senza ali. I segnali rassicuranti però ci sono, e magari ci vuole solo una partita come questa per ritrovare il Kvara perduto.

Sarà comunque difficile, per Pioli e Mazzarri, trovare un antidoto per fermare quei due. Il centrocampo dovrà fare gli straordinari oggi, vedremo chi la spunterà alla fine.