Si analizza spesso il Milan e i suoi risultati, costanti, consecutivi e concreti. Tre C che fanno la prova, il Milan è ora una bella squadra che gioca bene e convince. In tutte le sue parti e componenti. L’allenatore ha preso in mano la squadra, condotto il Milan verso una dimensione ormai stabile. La squadra vive di costanza, ma inciampa in difficoltà inevitabili che però trasforma in opportunità. Sembra scontato dirlo, ma spesso è meglio non tralasciare alcun dettaglio. Il merito va quindi a Pioli, che ha saputo trasformare la squadra, portatore sano di ottimismo e consapevolezza.
È lui la chiave di tutto, autore di trasformazioni che ora sono garanzie. Un merito che viene riconosciuto ma che non diventa elogio. Il Milan ora vanta una gamma di scelta ben definita con una panchina lunga e che ha un senso. Avere panchinari titolari è la vittoria probabilmente più grande del mister che ora sa come garantire un Milan compatto e coeso. Non era facile ripartire dopo un avvio di stagione come quello della passata annata. Ora sembra normalità, ma normalità non era e non dev’essere considerata. La trasformazione è stata lenta e ora sembra quasi scontato vedere un Milan mai arrendevole. La strada è questa, complimenti al mister e bravi i suoi ragazzi. Domani riparte la stagione, una nuova stagione e mai come oggi la sensazione è che la vera svolta sia davvero vicina.