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Milan, Capello: “Una società come il Milan non può pensare di correre per il terzo posto. Leao? Ha qualità pazzesche”

Fabio Capello è uno degli allenatori più vincenti della storia del Milan: in 5 anni ha vinto 4 scudetti, 3 Supercoppe Italiane, 1 Champions League e 1 Supercoppa Europea. Non tutti possono vantare un palmares del genere. Nell’edizione odierna della Rosea, l’ex allenatore del Diavolo, ma come anche del Real Madrid, ha espresso il suo parere su questo Milan. Di seguito le sue parole.

Sulla possibilità di competere ancora per lo scudetto:

Il Milan non può pensare di correre per il terzo posto. Ricordo il mio quarto anno, quando siamo arrivati quarti a 13 punti dalla Juventus: la società non accettava quella posizione in classifica. Questo Milan veniva da uno scudetto e da una stagione strana con la semifinale di Champions e il quarto posto conquistato per i problemi della Juve. E ha fatto una campagna acquisti non indifferente, mi pare. I punti di distacco dalle prime sono tanti“.

Sulle differenze di rosa tra Milan e Inter:

L’Inter è fuori categoria per valore della rosa. Il Milan però per me ha un valore superiore alla Juve. Insomma, ha la seconda rosa del campionato“.

Sulla voglia dei tifosi di cambiare allenatore:

I giocatori sono integrati, e in questo si vede la mano dell’allenatore. Nei prossimi mesi mi aspetto i risultati. Vedo un progresso netto, ma se poi si sbagliano i rigori…“.

Su Theo Hernandez:

Ha avuto una personalità unica da difensore centrale. Mi ha entusiasmato con una umiltà che credevo non avesse. Loftus-Cheek ha dimostrato di avere senso dell’inserimento. mi sono piaciuti loro più di tutti“.

Su Leao:

Ha qualità pazzesche, ma ora è andato un pò in confusione. Certo, anche nella confusione è quasi sempre lui a tirare fuori il jolly e risolvere le partite. Se non altro, gli avversari con lui devono spostare tutta la difesa da una parte“.

Su quale giocatore acquisterebbe lui se fosse allenatore del Milan:

Un centrocampista che prenda in mano la squadra, un giocatore di personalità da mettere al centro di tutto. L’Inter vince le sue partite per il centrocampo, è in quella di zona di campo che fa la differenza. E anche Rabiot, per la Juve, è fondamentale“.

Sull’errore negli ultimi anni commesso dal Milan:

Il Milan aveva Calhanoglu, Kessie, Bennacer e Tonali. Quello era il centrocampo più forte d’Italia e il Milan lo aveva in casa. Non è rimasto quasi nessuno“.

Fabio Capello - MilanPress, robe dell'altro diavolo
Fabio Capello – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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