Il percorso particolare, ambiguo, poco positivo di Ivan Gazidis con il Milan è stato sicuramente considerato e viene tutt’ora visto al di sotto della sufficienza dai tifosi e da chi cerca di analizzare il lavoro dell’amministratore delegato rossonero. Alti e bassi – probabilmente più bassi che alti – ma qualcosa sta cambiando senza dubbio nell’umore, nell’affiatamento, nell’amore per il Milan e in quello che può comportare un futuro maggiormente roseo.

GAZIDIS ED UN CAMMINO DI ALTI E BASSI, UNA PARTENZA IN OMBRA

L’arrivo di Ivan Gazidis all’interno della dirigenza rossonera ha visto subire senza alcun dubbio un innalzamento graduale della rilevanza e voce in capitolo nelle questione societarie e non. I primissimi mesi sono stati un pò in ombra, l’AD sudafricano arriva in rossonero per provare a rifondare dal basso, per andare alla ricerca degli sponsor giusti, per fare un lavoro simile a quello portato a termine da dirigente dell’Arsenal, soprattutto considerando la gestione economica e monetaria.

GAZIDIS ED UN CAMMINO DI ALTI E BASSI, TRA LITIGI E VOGLIA DI VALORIZZARE QUESTO MILAN

Il ruolo di Gazidis è sempre stato molto particolare e difficile da interpretare fin da subito. L’arrivo nel silenzio si è tramutato in qualcosa che ha poi sconvolto tutto quello che riguarda, o forse riguardava, il percorso del Milan che con Gattuso, Maldini e Leonardo, sembrava destinato a tornate ai livelli più ambiti.

La forza di volontà e forse anche la “testardaggine nel dire no” ad un progetto composto da giovani talentuosi e campioni d’esperienza, che per intenderci avrebbe messo d’accordo tutti, l’ha portato a prendere le prime fortissime decisioni, provocando l’addio di Gattuso e gioco-forza anche quello di Leonardo.

Il discorso prosegue ancora. Perché dopo aver convinto Boban a lasciare il posto da vice segretario della Fifa, per tornare nel suo Milan ed avviare un progetto stabile, il dietrofront è stato quasi imminente, e dopo diverse incompresnioni condite dalla mancanza di dialogo e dalla telenovela tanto lunga quanto inutile che ha visto come protagonista Ralf Rangnick, Boban a fine febbraio è stato mandato via dall’amministratore delegato stesso.

IL PASSO INDIETRO DECISIVO

La lunga storia che prende il nome di Ralf Rangnick ed il dietrofront caratterizzato dalla conferma prima di Stefano Pioli, poi della coppia Maldini-Massara ed infine proclamata dalla permanenza di Zlatan Ibrahimovic hanno fatto guadagnare a Gazidis una posizione particolare, anche leggermente apprezzata, che inizialmente non aveva.

Soprattutto il passo indietro nei confronti della professionalità e nel lavoro svolto da Pioli, può essere un punto importante non tanto d’arrivo, quanto di partenza verso un percorso che rimane comunque tra alti e bassi, ma che in qualche modo sta migliorandosi per la gioia ed il bene del Milan, dei tifosi e di chi ama questi colori