Sì, siamo arrivati al punto in cui i primi trent’anni di vita sono considerati vecchi nel mondo del calcio (sigh). Le stelle più eccitanti del pallone toccano quote sempre più basse anagraficamente parlando, ed i top club mondiali si adattano acquistando i vari Guler a cifre esorbitanti. Si tratta pur sempre di poco più che adolescenti dal valore di 50/60/70 milioni.
Ma questi alieni freschi freschi hanno già un impatto nelle prime squadre, c’è da ammetterlo. Il Mbappé che a 19 anni ti vince il Mondiale neanche lo puoi confrontare con i ragazzi delle primavere, qualunque esse siano. Ci sono società che stanno investendo da subito negli U21, e società che preferiscono aspettare il proprio settore giovanile. Magari avendo pure ragione eh, i giovani vanno plasmati a lungo. Uno di questi club è sicuramente il Milan, che probabilmente vivrà di rendita per anni visto il prodotto del giorno d’oggi.
TENETELI AL FRESCO: I TALENTI LONTANI DAI RIFLETTORI
Come crescono. Vedere i vari talenti diventare sempre più grandi fa commuovere, soprattutto se si nota il nuovo taglio mediatico che si vuole dare ai campioni di domani. Il rinnovo di Chaka Traoré è stato messo praticamente in primo piano negli ultimi giorni, sito del Milan compreso. Il club sa il valore della squadra di Abate, ma lascerà parlare ancora il campo: probabilmente un altro anno di Primavera, seppur democraticamente impopolare, gli servirà ancora per migliorare in tutto.
Tutti lo conoscono, tutti lo ammirano…ma con calma. Evitando gli exploit rumorosi, alla Lorenzo Colombo (giocatore eccellente che, secondo i tifosi, avrebbe dovuto presenziare nella prima squadra da anni). E questo deve avvenire con tutto il settore giovanile. Hugo Cuenca ha fatto un primo giorno di raduno coinvolgente: quel che sarà, sarà…con calma. Repetita iuvant.
Il grande Milan c’è oggi e ci sarà domani. Il progetto giovanile è ripartito dopo la sciagurata esperienza di Mirabelli e Fassone (che l’hanno praticamente bloccato). E se le stelle di domani saranno quelle del dopodomani, va benissimo. Lasciamoli fruttare sotto le mani sapienti di Geoffrey Moncada. L’Italia non è un Paese per giovani, si sa: l’angolo rossonero dell’ex Vismara saprà differenziarsi.