Questione di interpretazioni, questione di momenti. Il Milan di Stefano Pioli arriva alla sosta con poche certezze e diversi punti interrogativi da risolvere in fretta perché la stagione entra veramente nel suo periodo decisivo tra poco meno di due settimane.
Uno di questi dilemmi riguarda la difesa: il tecnico emiliano opterà ancora per il modulo con tre difensori centrali oppure tornerà sui suoi passi e riproporrà quella difesa a 4 che per due anni e mezzo ha contraddistinto il suo Milan? Ce lo siamo chiesti e ve l’abbiamo chiesto in questa giornata sui nostri profili sociali: qual è la scelta migliore?
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Milan, la difesa tra interpreti e filosofia
Partiamo da questo presupposto: una svolta era necessaria dopo un mese di gennaio terribile per via di risultati e prestazioni. Pioli ha optato per un cambio tattico che in realtà, seppur mascherato dalla consueta forma, si era già visto in passato: la difesa a 3. Soprattutto nella passata stagione, la sua squadra ha sempre dimostrato una certa predisposizione a delle posizioni in campo ibride (Theo Hernandez e Calabria accentrati, Tonali sotto punta ecc.), compresa un’interpretazione a tre difensori in fase di impostazione (ad esempio Calabria bloccato, oppure Bennacer abbassato con i terzini alti o accentrati).
Da febbraio si è ritenuto opportuno il passaggio allo schieramento a tre senza più maschere: Kalulu-Kjaer-Gabbia nel derby, Kalulu-Kjaer-Thiaw contro Torino e Tottenham e poi il rientro di Tomori preferito al danese, con il tedesco al centro. Le prestazioni positive si sono iniziate a vedere dalla sfida d’andata degli ottavi di Champions League, i risultati dalla gara precedente contro i granata. Comune denominatore in quel mese? Le avversarie con un gioco e un atteggiamento in campo simile. Quella che era una soluzione temporanea, è sembrata poter diventare la normalità. Sta forse qui l’errore? Secondo quanto accaduto a marzo si potrebbe dire di sì.
Il passaggio del turno in Champions, sì, ma nessuna vittoria in quattro gare. Non si è più visto il Milan di febbraio e gli spettri di gennaio si sono riaffacciati. Ecco che dopo Udine, allora, le domande a Pioli sono tornate ad essere: “Tornerà alla difesa a 4?“. Il tecnico ha ammesso: “Ci sta che possiamo tornare a 4, vedremo poi quando avrò a disposizione tutta la squadra, dipenderà anche dagli avversari“.
Gli interpreti per farlo ci sono, perché sulla destra sono rientrati sia Calabria che Florenzi, mentre al centro della difesa ci sono 4 difensori considerati titolari più una riserva come Gabbia. Per ritrovare le certezze perdute nel giro di un mese, la soluzione potrebbe proprio essere quella di tornare al passato e riprendere quel filo conduttore di tre anni tutt’altro che negativi.