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Brahim Diaz appassiona il Real: come far sembrare “normale” un obiettivo dei blancos

Tutti gli occhi sono su Brahim Diaz, e se lo merita. A 23 anni, c’è questa impressione che sia un calciatore fatto e finito, che il suo tasso tecnico non possa evolversi e che la sua discontinuità lo rendano un giocatore “semplicemente da Milan”.

Quante affermazioni sbagliate. Diaz è di sicuro uno dei calciatori più promettenti in circolazione, e lo dice Guardiola: litigò furiosamente con il Manchester City dopo la decisione del club di lasciarlo andare al Real Madrid. Ha incantato uno degli allenatori più vincenti della storia, c’è ancora da discutere sulle qualità?

Non ha completato nemmeno la sua maturazione calcistica. In questi anni con Pioli ha faticato come trequartista titolare, ma come sempre è stato un anello importantissimo tra i vari reparti. Tocchi di fino e veloci, che facevano partire azioni per i suoi compagni e sgomberare palloni scomodi fuori dalla propria area.

Col tempo, ha costruito mattoncino dopo mattoncino una nuova costituzione del numero 10, che lo hanno disponibile su tutti i versanti, ultimamente anche sulla destra. Tecnica, tattica e…cattiveria.

Sì, cattiveria. Si dice spesso nella confusione dello stadio che gli manchi quella. Ha segnato in Champions League (ad una squadra di Premier!) di testa, alla brillante altezza di 171 cm. Ha sgobbato in ripartenze tenaci, e magari egoiste, per fare gol capolavoro. La cattiveria c’è.

Un giocatore “semplicemente da Milan”? Magari fosse semplice arrivare al Milan. C’è questa nuova dimensione nel costrutto sociale dei tifosi calcistici, per cui i rossoneri siano un club qualunque. Per arrivare ad essere titolari in quel posto, bravo lo devi essere. Ed è normale che il Real Madrid lo rivoglia indietro, come circola nelle ultime ore tra Spagna ed Italia. Se riesci a fare bene nel Milan, puoi farcela ovunque, anche nei Blancos.

Perché poi, qualora resti al Milan sarebbe un gran colpo. Strappare via un giocatore voluto dal Real Madrid è qualcosa di raro, che ci sia volontà o meno dello stesso. E se andrà a illuminare il Bernabeu, non rimpiangetelo: aveva avvisato tutti di cosa sapesse fare. Anche i due club più importanti al mondo.

Milan: Brahim Diaz e Theo Hernandez (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Brahim Diaz e Theo Hernandez (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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