È stato un gennaio 2023 da incubo quello vissuto dal Milan di Stefano Pioli, vittorioso solamente in una delle 7 partite in cui è stato impegnato: troppo poco per i campioni d’Italia che hanno perso di fatto 3 dei 4 obiettivi stagionali (scudetto, Coppa Italia e Supercoppa Italiana).
Nella sua analisi sulla gara di ieri contro il Sassuolo, la Gazzetta dello Sport odierna individua i quattro grandi problemi rossoneri. “Fase difensiva autodistruttiva“, questa la prima nel sistema milanista. Qualunque sia il tipo di attacco degli avversari, ripartenza o palla inattiva, la squadra subisce sistematicamente gol (18 in tutto il mese). I reparti sono slegati e non c’è più un movimento compatto.
La seconda riguarda le assenze. Anche ieri sono mancati tre giocatori chiave per la vittoria del tricolore nella scorsa stagione: Maignan e Tomori per infortunio, Bennacer per squalifica. A loro si è aggiunto nei primi 45′ Leao, tenuto in panchina da Pioli. L’emergenza sta piano piano rientrando, ma è pacifico come sia stata influente in questi mesi, soprattutto per le rotazioni.
A preoccupare è pure la fase offensiva che ha perso creatività. Lo schema è il seguente: cross a cercare la testa di un compagno. Sembra essere questa l’unica soluzione attuale dalla metà campo in su per il Milan.
Infine la parte tattica. Il 4-2-3-1 iniziale, che varia a seconda delle posizioni in campo dei giocatori, non è più performante come un tempo e, viste le lacune difensive e i troppi gol concessi, c’è bisogno di aggiungere un centrocampista in più passando al 4-3-3.