Il Presidente del Milan Paolo Scaroni ha parlato in un Q&A dopo l’assemblea dei piccoli azionisti del club. Queste le sue parole:

Sull’assemblea: “Abbiamo approvato il bilancio del 30 giugno 2022. Il bilancio consolidato mostra un ulteriore progresso di un percorso virtuoso iniziato qualche anno fa. Abbiamo una perdita di 66 milioni (l’anno scorso 96, 194 due anni fa). Il Milan genera cassa, non ha bisogno di aumenti di capitale. Dobbiamo essere sostenibili, sarà un elemento fondamentale per il nostro futuro. L’assemblea è stata soddisfacente per tutti”.

Su RedBird: “RedBird ha persone capaci nel mondo dello sport come Gerry Cardinale, la prossima fase del Milan avrà le competenze giuste per crescere sia in ricavi che in altro. L’orientamento del nuovo azionista è sempre volto alla sostenibilità. Noi vogliamo avere uno stato patrimoniale poco indebitato. I tassi di interesse vengono a crescere e l’indebitamento aumenta i rischi della sostenibilità. Non dobbiamo avere bisogno dell’azionista per poter operare. Il debito va tenuto sotto controllo.”.

Sul nuovo Ministro dello Sport: “Conosco Abodi, si è occupato sempre di sport e calcio, conosce il calcio professionistico. Avere al Governo qualcuno che quando parla di sport ha in mente il professionismo è una cosa molto positiva. Noi teniamo in piedi la macchina del calcio italiano. La Lega è impegnata su questi fronti, abbiamo ottenuto sui diritti televisivi la deroga che ci permette di venderli per cinque anni e non per tre. Avere qualcuno che ci ascolta e capisce questi temi è un notevole passo in avanti”.

Sulle differenze con la Premier: “Abbiamo un undicesimo dei ricavi della Premier League. Loro sono più forti di noi economicamente. Il problema non lo risolve da solo il Milan ma i contributi di RedBird potranno essere preziosi”.

Sulla vendita del club: “Il Milan non è stato coinvolto in un’operazione finanziaria, hanno fatto tutto gli azionisti con Elliott e RedBird”.

Sulla Superlega: “La Superlega non è un tema all’ordine del giorno. All’ordine del giorno ci sono i problemi che derivano dallo stato del calcio italiano. Se non affrontiamo questi temi faremo fatica a competere in modo efficiente in Europa”.

Su cosa manca per competere con le big europee: “I nostri ricavi crescono anno dopo anno. Per portarli ad una soglia che dà sostenibilità finanziaria a lungo termine dovremmo avere una mano anche dalla Lega. Lo Sheffield in Inghilterra da ultimo in classifica ha generato ricavi più della prima in Italia. Il più dei ricavi è generato dagli stadi ma c’è tanto anche dai diritti Tv. Un pezzo è in mano nostra, l’altro dipende dalla Lega, vogliamo essere attivi in questo percorso. Senza ricavi è difficile avere risultati eccellenti”.

Sulla situazione del bilancio: “Considero un risultato importante essere andati in Break Even generando cassa. Non dobbiamo pensare alle quote degli azionisti per avere un apporto di fondi. Questo è un passaggio fondamentale. Per l’esercizio successivo, se avremo risultati sportivi, vedo possibile un ulteriore miglioramento. Non so se arriveremo al pareggio ma continueremo a generare cassa, che è fondamentale”.

Sul futuro: “Sono focalizzato sul migliorare le nostre revenues nazionali ed internazionali. Il futuro dipende da questo, il resto è secondario”.