Prima della gara esterna contro il Napoli, valida per la trentaduesima giornata del campionato in corso, il direttore tecnico rossonero, Paolo Maldini, ha parlato ai microfoni di Sky Sport: “Incontrare Gattuso da avversario è strano, ma a volte le strade si dividono, quello che c’è stato tra Rino e il Milan non lo potrà mai cancellare nessuno. Vogliamo arrivare a fine stagione nella maniera migliore possibile, dobbiamo evitare discorsi sul mio futuro. Prima o poi, arriverà il giorno delle decisioni. Cosa succederà al Milan? Anche se me lo avessero detto, non lo direi. Dobbiamo dare stabilità alla squadra, dobbiamo decidere se lottare con chi ci precede o con chi ci segue. Ero fiducioso, Pioli e i ragazzi stanno facendo bene. Le mie frasi su Rangnick? Le ripeterei perché non erano rivolte alla persona. Sono molto orgoglioso di questo Milan, io guardo il 90% degli allenamenti, sapevo che questa squadra era destinata a sbocciare. I risultati della preparazione si stanno vedendo. Tanti nuovi innesti hanno fatto bene, Rebic, Ibrahimovic e Bennacer su tutti, ma devo dire che Kessie è diventato completo. Giocare a due a centrocampo lo ha aiutato, mi ha sorpreso. Sono sicuro che questa possa essere una grande base per il Milan del futuro. Dopodiché, certe decisioni verranno prese da altre. Ci saranno situazioni che verranno chiarite. Abbiamo tanti giovani, abbiamo preso Ibrahimovic e Kjaer per farli crescere. Se io non avessi avuto al mio fianco Baresi e Tassotti, non avrei fatto quello che ho fatto, con loro mi sentivo sicuro. Non esistono squadre che abbiano vinto solo con i giovani, il passato conta e può essere una grande spinta. La maglia rossonera pesa”.