“Lazzari gli prende subito le misure e lo tiene basso, situazione che vive con insofferenza. Perché senza spazi da percorrere è un pesce fuor d’acqua. Sbaglia un gol fatto nel finale, fisicamente non sembra al top“. Quando questa mattina il sottoscritto ha letto il giudizio che La Gazzetta dello Sport ha riservato alla prestazione di Theo Hernandez ieri contro la Lazio, il sobbalzo dalla sedia è stato automatico. A parere della Rosea, infatti, il terzino francese sarebbe stato il peggiore in campo del Milan, e pertanto non si poteva andare oltre un 6 in pagella per lui. Ora, senza voler sembrare inutilmente campanilisti, ci permettiamo di dissentire completamente con il collega pagellista, che a nostro avviso ha indovinato una sola frase: “sbaglia un gol fatto nel finale”.
Un Theo convincente anche in fase difensiva
La prestazione dell’ex Real Madrid all’Olimpico, infatti, è stata, ad avviso di chi scrive, assolutamente totale. Siamo sempre stati abituati a vedere un Hernandez imprendibile in attacco, ma spesso e volentieri distratto e rivedibile in fase difensiva. Ed invece ieri il francese ha svolto anche un ottimo lavoro “da difensore”: suo un recupero decisivo in area su Correa e più in generale la capacità di tenere a bada uno dei punti forti della Lazio, ovvero le folate offensive di Lazzari a destra. Già, perchè è stato Theo a prendere le misure all’esterno laziale, e non viceversa. Che poi, a volerla dire tutta, il giudizio di Lazzari da parte della stessa Gazzetta – voto 5,5 – recita: “Corre tanto, ma patisce le contro-scorribande di Hernandez” (ma non gli aveva preso le misure? Mah).
Altro che “fisicamente non al top”
Quanto poi al “fisicamente non sembra al top”, anche questa affermazione ci risulta incomprensibile. Al minuto settanta della quinta partita in venti giorni, Hernandez si fa ottanta metri palla al piede, senza che nessun calciatore della Lazio riesca nemmeno ad avvicinarsi, con Strakosha a negargli la gioia del gol. Dieci minuti prima, altro scatto a portarsi dietro la difesa laziale, in modo che Bonaventura trovi tutto solo Rebic in area per lo 0-3 rossonero. Insomma, una prova che giudicare solo da 6 è francamente inconcepibile. Poco male, Pioli si gode il suo terzino ed i tifosi rossoneri si sfregano le mani a pensare a cosa potrà diventare Theo nel momento in cui riuscirà a trovare continuità anche nella fase difensiva. E la sfida dell’Olimpico è stato un ottimo punto di partenza sotto questo profilo.
