La prima gara di inizio anno, ormai, sta diventando una maledizione per tutte le squadre che affrontano il Milan. Si perché dal 2019 ad oggi parliamo di 4 vittorie e un pareggio alla prima, con solo 2 gol subiti e ben 9 segnati, messe a referto dai rossoneri. Numeri importanti e che fanno capire come la sosta di fine anno (quest’anno diventata di più di 50 giorni causa mondiale) faccia bene alla mente dei rossoneri.
Dopo 3 brutte amichevoli (Arsenal, Liverpool e PSV Eindhoven), dove il Milan che conoscevamo era completamente sparito, dando spazio ad una squadra priva di idee e di mentalità vincente, ecco che ritorna il caro vecchio gruppo di ragazzi Campioni d’Italia in carica. Ieri si è visto un Milan straripante sin dai primi minuti: idee e voglia di vincere messe in campo alla perfezione, una partita che al primo tempo poteva essere tranquillamente archiviata sullo 0-4.
Milan però che, forse un po’ superficiale, forse disinnescato da alcuni interventi favolosi di Ochoa, arriva all’80’ ancora 0-2, e al primo tiro in porta concesso viene punito da Bonazzoli che all’83’ riapre la partita. Alcuni attimi di apprensione, ma i ragazzi di Pioli riescono a difendere bene il risultato per non rischiare la beffa senza concedere altre occasioni finali ad una Salernitana che provava a credere nel pareggio.
Risultato finale che può far sembrare combattuta una partita senza storia, ma che comunque sia, dimostra a tutti, sul campo, quanto poco contano le amichevoli e che, quando la posta in gioco si alza, escono fuori i Campioni d’Italia.